Serafini: “Un grande onore”

L'arbitro italiano ha diretto a casa base la finale tra Stati Uniti e Cuba

L'arbitro capo della finale del Mondiale Universitario era l'italiano Iglis Serafini.

Credo di aver fatto un discreto lavoro ci dice a caldo nel suo spogliatoio Io ho avuto questa sensazione, ma naturalmente lascio un giudizio più articolato ad altri.
Cos'hai provato quando ti hanno detto che avresti diretto la finale a casa base? Onestamente, non avevo parole. E' stata una grossa sorpresa, all'inizio. Poi mi hanno fatto i complimenti diversi colleghi e ho avuto conferma di aver arbitrato bene. Vedo il fatto di essere stato prescelto come il coronamento di un lavoro lungo. Spero anche che sia l'inizio di una nuova fase della mia carriera di arbitro.

Torniamo alla partita… Beh, è stata bella, intensa. Mi è piaciuta.
Certo che non dev'essere male, entrare in campo, vedere lo stadio pieno e Cuba e stati Uniti nei due dug out… Quando sono entrato, pensavo solo alla partita.

Al settimo, con Patterson in battuta e un out, gli americani hanno avuto la loro migliore occasione. Patterson è andato al piatto su una tua chiamata. Commenti? Era una palla difficile, al limite. Capisco la delusione del battitore, ma per me la palla era sul filo giusto. A non chiamare queste palle si rischia di comproettere la partita di un lanciatore. Per me, era strike.

Un arbitro italiano in una finale Mondiale. Significato? Secondo me, importantissimo. Ci tenevo molto a far fare bella figura alla classe arbitrale italiana. In queste manifestazioni si è sotto tiro. Ripeto, credo di aver fatto un lavoro discreto e sono soddisfatto.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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