Lezione di olandese per Rimini

Amsterdam passa allo Stadio dei Pirati (2-6) e inguaia la squadra di Munoz, ora chiamata a vincere contro il Regensburg per non salutare già la Coppa.

Comincia in salita la Coppa Campioni per Rimini. I Pirati si inchinano subito agli olandesi di Amsterdam (2-6) compromettendo di fatto la corsa per il primo posto nel girone B e ora alla squadra di Munoz serviranno due vittorie contro tedeschi e ceki per non terminare in anticipo l'avventura europea. Un ko senza discussioni quello incassato dai neroarancioni, costretti a subire il baseball aggressivo degli "orange", sempre fastidiosi nel box, in continuo movimento sulle basi, perfetti in difesa e con sul monte di lancio la sicurezza di Kevin Heijstek. Serata invece tutt'altro che da ricordare per Alexis Candelario, in grave difficoltà contro i battitori dell'L&D capaci di colpirlo sistematicamente sul conto di due strike. Candelario non chiude nemmeno la terza ripresa quando nel suo braccio ci sono già 72 lanci e Amsterdam è avanti 4-0. Partita praticamente in archivio già dopo un terzo del suo corso, perché l'attacco di Rimini palesa le difficoltà già riscontrate negli ultimi due week-end di campionato contro Bologna e Padova. Il solo Caradonna si salva nel line-up neroarancione, non a caso sono sue 3 delle 5 valide battute complessivamente dai Pirati. Scarsa consistenza nel box e sul monte, mettiamoci pure due errori difensivi decisivi e il gioco è fatto: giocando così c'era ben poco da fare contro questo Amsterdam, formazione sicuramente molto meno esplosiva rispetto al Rotterdam ma sempre in grado di produrre baseball di qualità. Vince Heijstek poi rilevato dalla parentesi Schel (base ball a Ramos) e da De Blok che incassa al 7° i 2 punti sul singolo a basi piene di Desimoni ma porta a casa la salvezza. La serata storta di Rimini è confermata dall'ingenuità dello stesso Desimoni che dopo la valida del 2-6 si fa pescare fuori base sul cuscino di prima in un inning che avrebbe magari potuto riaprire qualche discorso. Munoz alterna ben 5 pitcher sul mound in una partita che vede la sua squadra sempre sotto nel punteggio e ora contro i tedeschi del Regensburg è già gara decisiva. Si gioca stasera (ore 20,30) dopo che ieri il Legionaere ha avuto la meglio in extremis sul Kotlarka Praga ribaltando una situazione di 2-4 a un out dalla sconfitta in una vittoria 7-4 grazie a un big inning proprio alla 9^ ripresa.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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