Flavio Rinaldi supera il primo esame

Vi proponiamo un'intervista a Flavio Rinaldi dopo che ha superato il suo primo esame di quest'anno

Per quanto ne sappiamo l'esperienza di Flavio Rinaldi è unica per quanto riguarda l'Italia. Ci è sembrato quindi doveroso cercare di approfondire qualche aspetto della sua avventura e del suo tentativo di portare avanti i suoi studi e la sua carriera di giocatore di baseball negli Stati Uniti. Abbiamo voluto sentire quindi Flavio per conoscere le sue sensazioni una volta ammesso ufficialmente nel roster della squadra per la stagione 2006. Nei prossimi giorni pubblicheremo anche una intervista al suo head coach Corey Mercer.

Sappiamo che hai passato il primo vero esame di quest’anno e farai parte del roster che giocherà la regular season. Che lavoro avete fatto da luglio ad ora?
Il lavoro e stato molto duro, una parte del lavoro era dedicato a riprendere la forma fisica e rifare il fiato, un’ altra parte era dedicata ai fondamentali con lavori divisi in gruppi, due giorni alla settimana (martedì e giovedì), e poi il lunedì, mercoledì e venerdì partite tra di noi e contro altri college . Questo ha dato modo al mister di fare i dovuti tagli.
Quanti eravate all'inizio a competere per il posto in squadra?
All’ inizio eravamo 60 giocatori, 40 al primo taglio e 26 ora.
Quanti per il posto di catcher?
4 all’ inizio ed ora 2.
Quale era la tua giornata tipo? Molto diversa da quella al Lon Morris?
Diciamo che la giornata era molto simile, sveglia alle 6, corsa fino alle 8, riposo per una ora, e alle 9:30 in campo a lavorare e la sera in palestra
L'esperienza dell'anno scorso ti e' servita per adeguarti piu' veolocemente alle differenze con il baseball italiano? Se si facci degli esempi.
Definitivamente si, l’anno scorso non sapevo che tipo di livello avrei trovato, questo anno sono tornato sapendo di aver lavorato l’estate sui dettagli per i quali durante l’anno scorso avevo visto di essere carente, come il braccio e la potenza in battuta e il saper battere con due strike ( cosa che qui in America richiedono molto), e mi sono trovato subito bene.
Che differenze hai notato tra il Lon Morris ed il tuo nuovo College?
La differenza e negli allenatori, l’anno scorso avevo un allenatore che non aveva mai giocato a livelli elevati, quest’anno i due allenatori che ho uno a giocato fino alla Divisione 1 dei college, e l’altro e arrivato tra i professionisti nelle minor, suo padre ha giocato 12 anni in MLB, il cognome e Philip, purtroppo non gli piace parlare molto di lui.
Cosa ti ha impressionato di più in questo inizio di stagione?
Che mi sento in grande forma molto di più degli altri anni.
Cosa ti aspetta adesso?
Non voglio mettermi dei punti di arrivo, perchè mettersi dei punti di arrivo significa mettersi dei limiti, l’unica cosa che so e che lavorerò duro fino alla fine, e poi faremo i conti
Sono gia' cominciati i corsi? Ti trovi bene? Ci avevi detto che avevi cambiato college proprio per motivi scolastici. Ne e' valsa la pena da questo punto di vista
La scuola e decisamente meglio, il mister ci ha organizzato i corsi, e ho scuola solo martedì e giovedì, con allenamenti il pomeriggio, gli altri giorni solo baseball.

Flavio e la sua famiglia stanno perseguendo questo obiettivo con tenacia, tanto da sobbarcarsi le spese degli studi e della permanenza del ragazzo sia quest'anno che l'hanno precedente. In una intervista pubblicata alcuni mesi fa Flavio ci aveva preannunciato che avrebbe cambiato college soprattutto per motivi scolastici. Da quel che possiamo capire, comunque anche da un punto di vista sportivo North Lake College di Irving Texas gli offrirà anche maggiori opportunità di giocare a baseball e a livelli più alti del Lon Morris.
Auguriamo quindi i maggiori successi possibili a Flavio e di prepararsi al meglio per la prossima stagione che lo vedrà impegnato dal 3 febbraio al 29 Aprile con partite giocate ogni due tre giorni e diversi doppi incontri. Tre mesi intensi in cui potrà dimostrare di che pasta è fatto.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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