Paglioli: “Giocare contro Rimini è un onore”

Una breve chiaccherata con l'allenatore della Gb Ricambi Modena, vera sorpresa della Regular Season appena terminata. Bochiccio: “aumentato l'interesse attorno a noi”

Strappare informazioni a Mauro Paglioli, manager della Gb Ricambi, è un impresa molto ardua. Ne so qualcosa io che durante la settimana devo “rendere conto” della situazione sulla formazione modenese prima degli incontri del weekend.
Oggi al telefono però si è lasciato un pò andare e sono finalmente riuscito a conoscere, in parte si intende, il suo personale pensiero su questa stagione che sta per culminare nell'evento principale, i fantomatici Play Off che il Modena non disputa dal 1997.
A dire la verità da diversi anni la società modenese è protagonista della Regular Season ma quest'anno, finalmente, potrà giocare fino in fondo tentando, perchè no, la corsa al tricolore.
Allora Mauro, essere arrivati terzi in Regular Season è un bel risultato per un tecnico debuttante in A1, non credi?
Certamente anche se l'esperienza non mi mancava. Anche gli anni scorsi impostavo la preparazione invernale della squadra per poi continuare a lavorare con Castro che arrivava un pò più tardi. Non sono proprio un novellino ma come 'primo tecnico' … sì effettivamente sono al debutto

Quale è stato il segreto, se c'è stato?
Nulla di particolare, lavoro, lavoro e lavoro nonchè essere attorniato da ragazzi e tecnici eccezionali. Già a novembre abbiamo iniziato a lavorare insieme a Roberto Gheduzzi, Mario Labastidas, Fausto Bignardi, Roberto Moschin, Claudio Vecchi senza dimenticare Justo Massaro e Ivan Scarabelli provenienti dalle giovanili. Credo anzi che aver coinvolto i ragazzi della Serie B ci abbia consentito di fare allenamenti più professionali nonchè stimolare i giovani a crescere. Il lavoro invernale è poi stato un misto tra tecnica e atletica grazie anche all'apporto della Società La Fratellanza di Modena che ci ha consentito di utilizzare un impianto eccezionale. Anche l'apporto tecnico/professionale di Giuliano Corradi è stato fondamentale. Alcuni giovani successivamente hanno fatto parte della squadra di A1 e sul campo hanno dimostrato di meritare ampiamente la nostra fiducia. Con l'arrivo di Labastidas e l'avvicinarsi del Campionato abbiamo aumentato e migliorato l'aspetto puramente tecnico. Infine abbiamo avuto la fortuna di contare, se si esclude Cipriano Ventura, su un gruppo di giocatori già affiatato e anche coloro che non risiedevano in Italia sono arrivati abbastanza presto così da recuperare sul lavoro invernale.

Da esterno però mi pare di rilevare una certa tranquillità all'interno della squadra, tranquillità che forse gli anni scorsi è mancata, ci sarà un motivo?
Personalmente ho sempre lavorato come negli anni passati poi quando mi è stato chiesto di prendere in mano la squadra ho voluto dare la mia personale impronta comportamentale. Ho cercato di far capire, e i giocatori hanno risposto benissimo, che prima di tutto viene la squadra. Discussioni, proteste, litigi e altro sono dannosi per tutta la squadra e se vai a vedere le squalifiche, ad esempio, difficilmente trovi giocatori modenesi. Credo quindi che questa tranquillità abbia giovato a tutti

Cosa mi puoi dire della stagione di Nava, proveniente da un Campionato a Bologna non proprio brillantissimo, e di Michele Toriaco tornato, a tratti, ai livelli degli scorsi anni?
In tutta sincerità Matteo Nava è stata la vera motivazione che mi ha spinto ad accettare l'incarico. Credo che lo scorso anno non abbia dimostrato il proprio valore e il Baseball Italiano non può permettersi di perdere elementi del suo livello. Certo deve lavorare molto ed essere convinto di migliorare ma può diventare un ottimo lanciatore. Michele si è invece preparato benissimo e probabilmente questo gli ha dato maggiore tranquillità che nel passato. Il “ritardo” nell'arrivo del lanciatore straniero lo ha inoltre responsabilizzato. Devo poi anche ammettere che una grossa mano me l'ha data lo stesso Cipriano Ventura che li segue e li consiglia, logicamente le scelte sono mie ma Ventura è servito e non solo per gara1.

E ora? Fatto 30 vorreste fare 31?
Noi non ci tiriamo indietro, ci mancherebbe. Siamo arrivati fino a questo punto e vogliamo provarci. Innanzitutto ci tengo a dire che sono contento di incontrare la Telemarket Rimini. Ero un estimatore di Romano giocatore e sono un estimatore di Romano allenatore. Inoltre hanno esperienza da vendere e sono in ottima forma e quindi partono da favoriti il giusto stimolo per … continuare a sorprendere. Sono certo che noi e Rimini faremo vedere un ottimo gioco. Infine … è meglio averli in semifinale che in finale

Vorrei chiudere la chiaccherata con Paglioli con una provocazione stimolata da alcune discussioni presenti sul Forum del sito ma anche in questo caso non riesco a scalfirlo.
Mauro, dal punto di vista tecnico credi di essere di “scuola cubana” o “americana”?
Mah, che domanda -vi avevo detto che era dura- sinceramente non ci ho mai pensato. Penso che in questo sport ci sia sempre da imparare e quindi bisogna studiare, capire, provare eccetera. Non credo però che si debba 'copiare' e basta, ad un certo punto bisogna dare un proprio stile e io cerco di darlo. Il vero segreto comunque è avere questo sport 'dentro' come dire, sentirselo.

Abbiamo inoltre contattato la società che, per voce dell'addetto stampa Vito Bochicchio, ci ha confermato l'intenzione di andare avanti in questa avventura.
Confermo quanto detto da Mauro, ci vogliamo provare. Ai giocatori non chiediamo nulla se non di provarci. E' gia' da considerarsi ottimo il risultato raggiunto ma, per una società che a febbraio non era certa di iniziare il Campionato, questa è un occasione da non perdere.

Ma secondo voi quale è stato il segreto di questa annata?
Sicuramente una serie di fattori che si sono incastrati perfettamente l'uno con l'altro. Abbiamo fatto delle scelte azzeccate durante l'inverno, abbiamo ridato fiducia ad un gruppo che non nasce certo oggi, abbiamo avuto fortuna e Mauro è riuscito sicuramente a sfruttare appieno le potenzialità del gruppo. Questo è un risultato di tutti. Allenatori, giocatori esperti, giocatori giovani, società eccetera.
Il pubblico di Modena?
A parte le ultime giornate, ad esempio con l'Italeri Bologna abbiamo fatto il pieno, non c'è stata una enorme differenza, siamo sui livelli dello scorso anno. Ho invece notato che le televisioni e i giornali locali ci hanno dato ampio spazio e questo ci fa ben sperare per il futuro. Ora però dobbiamo pensare alle semifinali.

Informazioni su Alessandro Labanti 937 Articoli
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