Due brutte notizie per gli Yankees

Brutta serata per i New York Yankees. Non è tanto la sconfitta per 2-1 patita contro gli Indians, quanto due infortuni a giocatori importanti a far preoccupare la quadra di Torre. Dopo aver perso nel

Brutta serata per i New York Yankees. Non è tanto la sconfitta per 2-1 patita contro gli Indians, quanto due infortuni a giocatori importanti a far preoccupare la quadra di Torre. Dopo aver perso nel quinto inning un Roger Clemens fino ad allora perfetto, che potrebbe essere spedito in lista infortunati per un problema all’inguine, Mondesi, nel vano tentativo di acciuffare al muro la palla battuta da Vizquel nel decimo, poi rivelatosi il triplo vincente, ha sbattuto violentemente la testa e la spalla contro il muro in campo esterno, ed è stato trasportato in ospedale dopo essere rimasto per lunghi istanti a terra. Le sue condizioni verranno valutate in queste ore.
Sempre nella AMERICAN LEAGUE, passo falso dei Red Sox, battuti 5-0 da Toronto nella sfida che vedeva contrapporsi due tra i lanciatori più sorprendenti della stagione. Mentre Lowe ha però confermato il suo momento non felicissimo, andando a perdere la terza gara nelle ultime quattro partite, Halladay ha assorbito la botta rimediata con il fuoricampo subito da Bonds nell’All Star game, concedendo solo tre valide a Boston in otto riprese sul monte, e cogliendo così la sua decima vittoria. Per i canadesi, in evidenza Cruz, che ha infilato un fuoricampo, un triplo e un doppio. Successo di stretta misura, maturato già nel primo inning, per gli A’s contro Baltimore. Il partente di Oakland Tim Hudson ha concesso sette valide ma nessun punto in più di sette riprese lanciate, dando vita ad un interessante duello con il collega di Baltimore Jason Johnson. Hudson ha beneficiato della grande partita di Mark Ellis, che oltre ad aver all’attivo due valide, ha compiuto un paio di straordinarie giocate in seconda base, che hanno avuto gran peso nell’economia della gara. Altro incontro dal punteggio in bilico è stato quello tra Detroit e i White Sox, con i primi vincenti per 2-1. Successo sul monte per Redman, uscito dai guai dopo aver avuto bisogno di ben 80 lanci per chiudere le prime quattro riprese. Ma nel primo inning, i suoi compagni avevano già messo in cascina i punti necessari ala vittoria, arrivati da un sacrificio di Simon e da una valida di Fick. I Tigers hanno iniziato bene luglio con 5 successi in otto gare, dopo un terribile giugno da 7-20. Nonostante un desolante 1 su 12 con i corridori in posizione punto, Seattle ha superato 2-1 i Devil Rays, giunti all’ottavo stop consecutivo. Solo 2 le valide concesse in oltre sette riprese da Moyer e punto decisivo arrivato con Relaford nell’ottavo inning, prima che il giapponese Sasaki cogliesse la sua 22esima salvezza dell’anno. Con un rotondo 11-3, gli Angels si sono sbarazzati di Kansas City, toccando per la prima volta in sette anni un record con 18 partite sopra quota .500. Per i californiani, vittoria sul monte di Appier, che non ha mai perso contro la sua ex squadra (4-0) e tre punti battuti a casa a testa per Spiezio e Anderson. Con una valida in situazione di due eliminati, arrivata nell’undicesimo inning con Jacque Jones, i Twins hanno avuto la meglio sui Rangers, dopo aver sprecato l’occasione della vittoria nei due inning precedenti. Per Minnesota, settima vittoria del rilievo Fiore, che ha lanciato unundicesima ripresa perfetta.

Nella NATIONAL LEAGUE, si è assistito ad una maratona di 16 innings tra Marlins e Cubs. Un errore dell’esterno di Florida Preston Wilson su battuta del pinch hitter Echevvarria ha permesso a Chicago di segnare il punto decisivo e aggiudicarsi per 5-4 una delle partite più lunghe giocate in questa stagione. Vittoria sul monte per il veterano Jeff Fassero. Atlanta perde ancora per infortunio Maddux, ma segna 5 volte nel nono per battere 8-3 Montreal, che ora segue i Braves nella NL Est a più di 11 partite di distanza. La Matricola dei canadesi Mateo, alla sua prima partenza nel ruolo di interbase, ha commesso un errore decisivo proprio in questa ripresa, mentre Floyd, tornato a vestire la maglia degli Expos per la prima volta dal ’96, ha debuttato con un deludente 0 su 4 in battuta. Ai Mets non è riuscita una rimonta nel finale, a causa del closer dei Phillies Mesa, che è riuscito con qualche affanno a preservare il 9–8 per i suoi. Per i Phillies, home run di Pat Burrell, l’ennesimo contro New York, e tre valide arrivate da Rolen. I Pirates sono la squadra con il minor numero di punti segnati nella NL, ma quando giocano contro Milwaukee smentiscono puntualmente questa tendenza. Con un 9-2, frutto di tre fuoricampo concessi da Rush a Giles, Young e Wilson, gli uomini di Pittsburgh hanno letteralmente passeggiato al Miller Park. Un esordio non felice per il partente Dempster con la casacca di Reds. L’ex di Florida è rimasto in campo per poco più di tre riprese, il tempo per concedere 6 valide e subire altrettanti punti. 6-3 per gli Astros, con Daryl Ward che ha colpito il suo terzo fuoricampo in 14 gare, dopo che in tutto il resto della stagione era riuscito a batterne solo altri due. Vincendo 4-3, San Diego, fanalino di coda nella NL WEST, interrompe un serie negativa che con i Cardinals durava oramai da due anni. Fondamentale per il successo il doppio di Bubba Trammell nel settimo, che ha permesso ai Padres di pareggiare, prima che Klesko colpisse la palla giusta per il sorpasso nella ripresa successiva. Arizona rimonta e vince 3-2 con un fuoricampo da due punti di Colbrunn, alla sua sola 26sima partita da titolare. Los Angeles e Odalis Perez si devono così arrendere nonostante una buona prova, ma meglio di loro ha fatto Schilling che, con l’aiuto del bullpen, è riuscito a raggiungere quota 15 alla casella delle vittorie stagionali. Approfittano decisamente della sconfitta per riavvicinarsi in classifica i Giants, che non hanno avuto problemi a sbarazzarsi di Colorado con un netto 9-0, impreziosito da un fuoricampo da due del rookie Minor e dai tre punti portati a casa dall’idolo dei tifosi Shinjo. Per San Francisco terzo shutout in carriera ottenuto da Livan Hernandez. Ancora sconfitto Mike Hampton, sempre più l’ombra di se’ stesso.

Informazioni su Emiliano Raccagni 119 Articoli
26 anni, collaboratore baseball Usa

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