Non è che il CONI stia facendo una sciocchezza?

La nuova norma sui vivai è poco chiara e forse contraria alla Costituzione della UE

La notizia è di qualche tempo fa. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha approvato la nuova norma sui vivai, scatenando ovviamente un mare di polemiche.
Dalla stagione 2006, nel referto da consegnare all'arbitro, dovrà esserci nei campionati a squadre, almeno il 50% di giocatori provenienti dai “vivai nazionali“.
Entro il prossimo anno, il Coni fornirà alle varie federazioni il testo completo della norma in modo da verificarlo e applicarlo dalla stagione successiva.
Secca la replica dell'Unione europea che ritiene la norma contraria alla Costituzione europea, ipotizzando anche una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia.
Ho l'impressione che la nuova normativa rischi di saltare con il primo calciatore (o la prima società di calcio) che farà ricorso alla Corte Europea di Giustizia, proprio come fece Bosman anni fa.
In ogni caso questa regolamentazione è poco chiara, e mi sembra fatta sull'onda emozionale del risultato negativo della nazionale di calcio agli Europei, dimenticando che la nazionale Under 21, vera espressione dei vivai nazionali, il suo europeo l'ha vinto.
Quindi, a rigor di logica, i vivai sono sani, i problemi ci sono quando i giocatori crescono …
Il Presidente Petrucci ha pensato ovviamente solo al calcio e, forse, a basket e pallavolo, ma sicuramente non al baseball o all'hockey su ghiaccio (che ha una situazione simile alla nostra).
Prima di tutto nel baseball non c'è la libera circolazione dei comunitari, in quanto sport “dilettantistico”, e inoltre quali saranno i crismi per definire un giocatore “prodotto dal vivaio nazionale”?
Nel nostro sport, ad esempio, Lucena e Orta del Modena, o Parisi del Brescia o un qualsiasi ragazzo straniero che venga in Italia a 16 anni e gioca un paio di stagioni da juniores, è da considerarsi prodotto del vivaio nazionale?
Imperiali, Mazzanti e Rinaldi, che hanno giocato qualche anno negli Stati Uniti presso le varie rookie league e college, sono da considerarsi prodotti del vivaio nazionale?
Anche nel calcio, ad esempio, moltissime società hanno quattro o cinque stranieri (anche extracomunitari) nelle squadre “primavera”. Secondo questa norma sono prodotti del vivaio nazionale, visto che non viene fatto accenno alla nazionalità? Un'altra osservazione nasce dal fatto che si parla di “giocatori a referto” cioè la lista da consegnare all'arbitro, non di giocatori in campo.
Si parla di tutela, e poi una società potrà tenerli in panchina?
In teoria quindi, anziché farsi le ossa in una serie minore, i giovani prospetti potrebbero essere destinati a restare anni in panchina -nel nostro caso nel dugout-, visto che le società di vertice sono obbligate a tesserarli, ma non a farli giocare.
Ma nel baseball giocheranno per forza, vista la scarsità di materiale umano a disposizione, e giocheranno per forza anche ragazzi non pronti e non adatti ad una A1 così da generare un abbassamento generale del livello di gioco.
In conclusione una normativa che rischia di saltare negli sport per cui è stata pensata, e che potrebbe fare danni negli sport per cui non è stata pensata.
Su questo argomento abbiamo voluto sentire anche il parere di alcuni addetti ai lavori del nostro batti e corri.
Le risposte le pubblicheremo nella giornata di domani.

LINK
La delibera CONI
Comunicato CONI sulle precisazioni della UE
Verbale CONI sul 191° Consiglio Nazionale

Informazioni su Davide Bertoncini 138 Articoli
Davide Bertoncini nasce il 04/12/1974 a S.Secondo (PR), in gioventù pratica gli sport più disparati, ed arriva a conoscere il baseball quasi per caso, a 23 anni dopo essere stato “costretto” da un amico a giocare in una squadra di slow-pitch.Dopo lo smarrimento iniziale Davide si appassiona al gioco e comincia seguire il baseball professionistico americano e in seguito quello italiano.Dopo un anno si ritrova, non per meriti, ma per necessità, a giocare nel “Dopolavoro Ondaemilia” squadra allenata e diretta da Riccardo Schiroli.Vista la passione crescente, Davide si propone di collaborare ad un progetto nato da poco Baseball.it , e dopo qualche mese comincia a scrivere nelle sezione dedicata al baseball USA.In seguito gli viene affidata la gestione di Softball.it, sito gemello di Baseball.it dedicato esclusivamente al softball, e segue come inviato gli Europei Juniores di Chocen ed i Mondiali Seniores di Saskatoon, oltre a vari tornei minori.

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