Dodici balls hanno cambiato la situazione in testa

L’Italeri lascia una partita a Modena e viene raggiunta dalla Danesi

Dodici balls. Dodici balls sono quelli che hanno fatto di un’Italeri prima da sola una squadra che adesso deve dividere il primato con la Danesi.
La squadra nettunese infatti non si è fatta prendere più di tanto dal clima del derby e, a parte la parentesi in apertura di gara-due, pim-pum-pam nel box. In due casi è stata rapida a mettere in chiaro chi fosse la più forte fra lei e la Colavita, nell’altro le ci sono voluti sette punti nel 4° inning per chiudere comunque qualsivoglia discussione.
Con una Danesi che è adesso qui, con tutti i problemi che avuto dall’inizio della stagione, meglio andar cauti ad ipotizzare cambi di sede per lo scudetto.
L’Italeri invece, dopo aver evitato danni irreparabili dall’avvicendamento di Shinada con Milano venerdì sera, sabato pomeriggio ha scelto di proposito di infilarsi per una strada rischiosa, almeno per chi i rilievi adesso li ha magari di numero e di nome, ma forse non di fatto. Ci sta – magari più nei playoff che in regular season – che sul pareggio, con un eliminato e un corridore in terza, si giochi l’avversaria con due basi intenzionali. Ma appunto avendo poi il lanciatore adatto per quel tipo di situazione da proporre in campo. Invece, sul 4 a 4 al 9°, dopo gli otto balls intenzionali chiesti da Mazzotti a Corradini, primo cambio per Newman, i quattro di Cerbone sono diventati fatali ai bolognesi.
Siamo comunque a questioni di dettaglio, rispetto a situazioni fondamentali in fatto di classifica. Molto più importanti da questo punto di vista i risultati usciti dal big-match di Grosseto. Era quasi certo che sarebbe stata questione di pochissimo. Lo è stato forse molto di più del previsto.
Primo match deciso al 9°, con quattro punti della Semenzato sul 3 a 3. Tre punti del 3 a 2 per gli Orioles a suon di fuoricampo all’8°, sullo 0 a 2 a sfavore sabato pomeriggio. Tre supplementari in chiusura, dopo che il parziale aveva cambiato di segno sette volte. Con Grosseto fin sul 4 a 1 a un certo punto della partita, e dopo sul 7 a 9 a mezzo inning dalla fine, e sotto di nuovo di uno all’11°.
Tutto molto bello, però anche con errori o a decidere (come in gara-uno) o ad essere troppi: nove sabato sera. Troppi come le valide: che 34 complessivamente, quanti che siano gli inning extra, per una partita che si voglia definire tecnicamente apprezzabile.
Fatto sta che comunque col risultato dello Iannella la Semenzato si stacca in graduatoria, andando adesso a due partite dal primo posto. E si rafforza la posizione del Grosseto. Che è sempre pari con la Ceci da un punto di vista squisitamente numerico, ma che si avvantaggia indubbiamente dell’incapacità dei parmigiani di centrare la tripletta di fronte Kelly.
Il fatto che un Franklin Torres che se prende un tanto a ripresa lanciata diventa ricco abbia permesso alla Città dei Normanni di portare a casa l’ultimo punto in palio da Firenze non evita invece di far pensare alla squadra siciliana come alla prima retrocessa. A Peternò ipotizzano congiure, disertano riunioni sugli oriundi (toh!), paventano ritiri anticipati: non è che invece i problemi sono decisamente altri, o magari questi, ma confondendo causa ed effetto?

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.

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