Johnson: “Ho una gran squadra”

Tutto esaurito nella sala stampa del 'Familiestadion'di Rotterdam, parla “la leggenda

Ci ha messo pochissimo Davey Johnson, manager dell'Olanda per questa estate 2003, a rompere il ghiaccio con i giornalisti: “Siete giornalisti o i miei co manager? Mi fate sentire come se fossi a casa mia…”

Il tecnico che ha vinto le 'World Series' con i Mets si riferisce alle non troppo velate critiche di aver sostituito il partente della partita con Cuba Eelco Jansen troppo tardi: “Direi che l'ho lasciato in pedana per un uomo di troppo. Ma é un mio difetto: non mi piace cambiare un grande partente. E poi credo che Eelco non la pensi come voi, anzi, avrebbe voluto continuare a lanciare”.

Perche' Drayer? “Non le sembra che abbia lanciato bene? E' entrato con prima e terza occupate e zero out e non ha subito punti…”
Ma aveva giá lanciato… “Ma non ieri. E non lancerá nemmeno domani”.
Ma ci sono altri rilievi…. “Ma a me piace lui…”

Johnson ha espresso particolare soddisfazione per aver battuto Cuba: “Lo desideravo fin da quando ho commentato per la TV una partita in cui Cuba ha battuto gli Stati Uniti 10-0”.
Non era la miglior selezione cubana: “No? A me sembra che sapessero giocare. E poi avevano un lanciatore che avrá tirato una tonnellata di curve”.

In che cosa deve migliorare l'Olanda? “In battuta. Non possiamo sempre pretendere che risolva tutto Legito come oggi; anche se lui e' il battitore che deve accendere la scintilla del nostro attacco, non é che tutte le volte che va a battere dobbiamo pensare che arriverá in terza. Come lanciatori siamo fantastici e come difesa anche. Non potevo davvero sperare in qualcosa di meglio”.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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