Play-off, San Marino doppietta in scioltezza

I campioni d’Italia battono Grosseto anche in garadue (13-3) archiviando la pratica nelle prime tre riprese

Diego Gasperoni
Per Dudley Leonora 2/2 nel box con ben 5 rbi in garadue contro Grosseto
© Diego Gasperoni

San Marino a metà dell’opera. Come da pronostico i campioni d’Italia vincono le prime due partite di semifinale contro Grosseto e da lunedì allo Jannella proveranno a chiudere la serie. I titani si sono imposti 13-3 in una garadue senza storia dove Doriano Bindi ha pure potuto preservare Tiago Da Silva dando spazio a tutto il resto del bullpen italiano con Quattrini, Peluso e Di Raffaele a chiudere con 9 strike-out all’attivo.

Come 24 ore prima, San Marino va a segno nelle prime due riprese, con la differenza che giovedì sera era arrivato un punto a inning, questa volta ne sono arrivati 6 nei primi due e ben 10 nei primi tre, con Cozzolino particolarmente scontrollato (6 basi ball in 1.2) e Oberto che non ha retto l’urto contro il line-up in palla dei padroni di casa. Poi contro Hidalgo è arrivato anche il classico fuoricampo di giornata, stavolta battuto da Angulo. Nel box si segnalano le tre valide di Lino e il 2/2 di Ustariz e Leonora, quest’ultimo assieme a Pieternella ha prodotto ben 8 rbi.

In casa Spirulina Becagli su tutti Barcelan e Ambrosino: il terza base ha battuto 3/4, l’eterno “dh” un 4/4 di grande spessore con 2 rbi nell’ultima ripresa contro Mazzocchi, l’unico dei pitcher sammarinesi a sudare per completare le tre eliminazioni.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.