La Roma All Blinds vince tutto

I capitolini sbancano sul terreno di casa battendo Tigers Cagliari e Lampi Milano e si rilanciano per un posto in semifinale. I sardi sono ormai tagliati fuori e per i meneghini la qualificazione diventa davvero difficile

Seconda giornata dell’intergirone del campionato baseball per ciechi nel bellissimo contesto dell’Acquacetosa a Roma, reso ancora più splendente da un sole caldo e luminoso che invitava più alla classica “pennichella” che allo scontro agonistico all’ultima pallina sonante.
Protagonisti in diamante la Roma All Blinds e i Tigers Cagliari. Primo match con i padroni di casa che costruiscono la vittoria con un line-up forte di tutti i suoi effettivi e una difesa essenziale e decisiva. I sardi tengono botta solo per 2 inning, poi la Roma prende il largo e la partita finisce 11-3 per manifesta superiorità.
Il secondo incontro vede contrapporsi i Tigers Cagliari e la Fiorentina BxC che quest’anno ci ha abituato a prestazioni di forza, risultato di una compattezza di squadra impressionante. 17-1 per i giocatori di Mister Acciai in una gara che per i cagliaritani non è mai cominciata: davvero troppe le infrazioni per “in fly-out” degli isolani che sprecano opportunità d’attacco notevoli. Una doppia sconfitta che esclude le Tigi dalle semifinali.
L’ultimo match vede i Lampi Milano contro la Roma All Blinds, con i capitolini davvero molto efficaci in attacco e con una buona difesa. I Lampi, all’opposto, hanno giocato forse la loro peggiore partita di questa stagione: difesa davvero brutta, grazie anche all’abilità tecnica dei romani che riescono sistematicamente a saltare i meneghini con le loro rimbalzanti e con una perla tecnica di capitan Somma che un paio di volte prova e riesce a trovare bellissimi bunt.
Per i Lampi Milano la qualificazione alle semifinali sembra sempre più difficile, occorre vincere tutto e potrebbe non bastare, mentre la Roma si rilancia alla grande e aspetta con rinnovata speranza il recupero contro i Blue Fire di Brescia. Il Bologna deve darsi da fare nei prossimi incontri se non vuole essere superato al fotofinish dalla squadra della capitale che questo fine settimana sembra essersi trasformata da brutto anatroccolo a serissima candidata per le semifinali.
Per il “Fuoricampo” di questa settimana permettetemi un approfondimento tecnico sul baseball per ciechi. L’in fly-out accade quando un giocatore in attacco riesce a battere una pallina tanto forte che questa vola, letteralmente, senza mai toccare terra, arrivando direttamente nell’area difensiva della squadra avversaria. Questa dinamica di gioco, oltre ad essere pericolosa per i difensori che rischiano di essere “impallinati” rende praticamente impossibile il gioco della difesa; la pallina in volo non emette alcun suono e il difensore non vedente deve sentire la palla per avere la possibilità di difenderla. Queste sono le ragioni per cui un attaccante che fa “in fly-out” nel baseball per ciechi viene direttamente eliminato dal suo turno di battuta. Potrebbe sembrare una regola un po’ crudele: in fondo l’attaccante ha fatto una battuta molto forte, ma l’incolumità dei giocatori in difesa deve essere tutelata insieme alla possibilità di difendere la pallina e inoltre nel baseball per ciechi la forza pura non basta, si deve essere in grado di gestire traiettorie e direzioni.

Informazioni su Claudio Levantini 26 Articoli
Classe 1967, uno dei primi giocatori dei "Thunder's Five", squadra storica di Milano e del movimento AIBxC, con cui vince uno scudetto. Da questa positiva esperienza nasce uno spin-off, la i "Lampi Milano", che lo coinvolgono fin dalla loro nascita. Con la maglia numero 20, e nonostante (a sua detta) le "scarse doti atletiche", vince altri due scudetti. La sua avventura nel "batti e corri con pallina sonante" continua con la speranza di riuscire anche a entusiasmare i lettori di Baseball.it

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