Una bella Italia cede solo nel finale a Cuba

La miglior prova degli azzurri nell'ultima gara del torneo. Solo due doppi giochi impediscono un vantaggio più corposo nelle prime riprese. Cuba pareggia al secondo e segna al settimo il punto decisivo. Bene Maestri e difesa. 

Una bella Italia gioca alla pari con Cuba per nove riprese e cede solo nel finale (2-1), salutando così con onore un Premier 12 avaro di soddisfazioni. Merito di un Maestri ancora ottimo sul monte di lancio per 4.2 riprese, condite da sei strike-out e un solo punto subito, quello del pareggio cubano, subito dopo il vantaggio azzurro, al secondo. Merito di una difesa praticamente perfetta, di due rilievi, Nielsen e Panerati, tutto sommato efficaci e di un attacco più aggressivo, in particolare nelle prime riprese. Mazzieri mescola ancora le carte per l'ultima uscita della nostra nazionale al Premier 12 e ripresenta Retrosi al centro, dopo l'infortunio subito dal Nettunese nell'ultima amichevole, preferendolo ad un Desimoni che non ha certo incantato nel corso del torneo, ripropone ancora Noguera a sinistra e Morreale a destra, lasciando quindi in panchina anche gli altri due esterni Ambrosino e Reginato, considerati titolari alla vigilia della manifestazione. Sambucci, dopo il riposo contro Canada, torna a difendere il cuscino di prima, Maestri è il partente con Mineo Catcher. Cuba presenta sul monte Yosbani Torres, recente MVP della serie nacional, ma evidentemente non è una buona scelta quella del manager Mesa, apparso molto preoccupato nelle prime riprese, durante le quali gli azzurri creano più di un grattacapo alla selecion. Al primo, con le due valide consecutive, il singolo di Epifano e il doppio di un Vaglio apparso rigenerato nelle ultime due partite, dopo il primo out di Infante. Purtroppo un provvidenziale doppio gioco salva il partente cubano. Che però capitola al secondo: singolo al centro di Morreale, spinto in seconda da Noguera con un efficace bunt di sacrificio, poi splebndido singolo al centro di Mineo, una radente che sfiora il cuscino di seconda e permette allo stesso Morreale di portare gli azzurri in vantaggio. E il risultato potrebbe essere anche superiore se Retrosi non battesse in doppio gioco. Al cambio campo l'unico momento di difficoltà di Maestri permette a Cuba di pareggiare: base ball a Malleta che poi, dopo il Kappa a d Alarcon approfitta di due lanci pazzi per giungere in terza e pareggia il risultato sul singolo a sinistra di Vazquez, con due eliminati, dopo lo strike-out realizzato dal pitcher azzurro su Hernandez. Poi la gara fila via in perfetto equilibrio, gli azzurri vengono ammutoliti nel box da Torres e poi dal rilievo Manduley guadagna la base ball, avanza fino alla terza sulle eliminazioni in prima di Lourdes e Younesky Gourriel e segna sul singolo a destra di Despaigne. E' l'azione conclusiva del match che termina quindi con la vittoria di Cuba ma con un'Italia che lascia con l'onore delle armi tra gli applausi convinti e meritati dei 1200 del Dou Lou.

Informazioni su Matteo Desimoni 337 Articoli
Nato a Parma l'8 febbraio 1978, laureato all'Università di Parma in Scienze della comunicazione, con tesi di laurea "La comunicazione in una società sportiva: il caso dell'A.S.D. Baseball Parma", collaboratore della "Gazzetta di Parma", iscritto all'ordine dei giornalisti, elenco pubblicisti, dal settembre 2009. Ha collaborato nel 2005 anche con "L'informazione di Parma". Dal luglio 2009 a fine agosto 2011 ha ricoperto l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa della società A.S.D. Baseball Parma. E' l'ideatore e direttore responsabile del periodico gratuito "Baseballtime" distribuito sui campi da baseball della provincia di Parma. Ha iniziato la carriera da giocatore a 8 anni, nel 1986 nelle giovanili dell'Aran Group, poi ha militato in diverse squadre della provincia di Parma e debuttato in serie B con il Sala Baganza e in serie A2 con la Farma Crocetta nel 1998. Dal 2002 al 2008 ha allenato le giovanili di Crocetta e Junior Parma.

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