Il primo week-end del campionato 2007 sarà ricordato probabilmente come quello delle ultime parole famose. In maniera pressocchè unanime gli addetti ai lavori avevano abusato della parola equilibrio per definire la nuova stagione a otto squadre, un equilibrio che avrebbe dovuto precludere in gran parte il materializzarsi delle triplette. E cosa succede puntualmente al primo turno? Quattro triplette su quattro incontri. Sarà che qualche squadra è ancora un po’ più indietro rispetto alle altre a livello di preparazione, sarà che qualche giocatore importante manca ancora all’appello, sta di fatto che Telemarket Rimini, Italeri Bologna, MontePaschi Grosseto e Danesi Nettuno sono subito partite con il piede ben premuto sull’acceleratore.
Dei quattro ‘pieni il più scontato era ovviamente quello dei Pirati campioni d’Italia, quasi al gran completo (assente il solo Santora) contro la matricola Avigliana di contro priva del secondo pitcher straniero. La squadra di Romano, pur ancora lontana dalla miglior condizione, ha comunque già evidenziato quali saranno le sue caratteristiche salienti: un monte solidissimo (1 pgl in 27 inning, tra l’altro incassato da un Tony Fiore con davanti ampi margini di miglioramento), un line-up non troppo potente ma compatto e dove tutti possono trovare il contatto al momento giusto, e soprattutto gran velocità sulle basi. Curiosità per vedere all’opera i tanti volti nuovi. Detto di Fiore, ha ben impressionato anche la coppia Hartmann-Cole mentre del trio dominicano i più avanti sono sembrati Garcia e Santana. E poi c’è il solito Chiarini, partito a razzo nel box (7/14 con 7 pbc) ma attenzione a due possibili rivelazioni come Camargo e Signorini. Già da giovedì comunque a Nettuno cominceranno gli esami più tosti per i Pirati. E l’Avigliana? La squadra di Gianmario Costa ha palesato qualche emozione di troppo all’esordio in A1 (male Calderon Moronta) ma nelle due gare di sabato è comunque rimasta in partita grazie soprattutto alle buone prestazioni di Marrone e Bresaola. Nel box c’è invece parecchio da lavorare.
Detto della doverosa passerella dei campioni d’Italia, la copertina spetta soprattutto al MontePaschi di Junior Oberto. E’ il pitcher oriundo del Grosseto il grande personaggio dell’avvio di stagione, capace di sfoderare un perfect-game a 8 anni di distanza dall’ultima impresa riuscita a un super lanciatore come Tom Urbani (Semenzato Rimini) tra l’altro proprio sul diamante di San Marino (evidentemente i titani portano fortuna). Oberto è la punta dell’iceberg di un mound, quello maremmano, che ha già dimostrato la sua pasta con la gran prova del veterano Mikkelsen in garauno e il bel rilievo vincente di Ginanneschi in garatre. E quando anche Riccardo De Santis sarà al top della condizione, ci sarà poco da divertirsi per gli attacchi avversari. Per il momento invece si sono divertiti eccome due dei volti nuovi più attesi della squadra di Mazzotti, ovvero Dallospedale e Marval, entrambi già in grande condizione nel box. Sulla sponda opposta, inutile dire che nessuno si sarebbe aspettato una partenza così ad handicap per la T&A, sulla carta una delle formazioni più competitive del campionato. A secco per 18 inning, i titani hanno avuto un lampo nel primo inning di garatre ma è stato proprio un lampo, perché poi non c’è stato più niente da fare e la sconfitta è arrivata anche agli extrainning di sabato sera. Undici valide in tre partite sono davvero troppo poco per un line-up che ha presentato i soli Francia e Rovinelli all’altezza della situazione. Sul mound la coppia Figueroa-Montane è comunque una garanzia ma è in garadue che restano fin troppe perplessità con Orta e Comoglio.
Il primo derby emiliano dell’anno spalanca il sorriso Italeri e lascia a meditare l’ambizioso Cariparma. La Fortitudo ha messo insieme 32 valide e in due partite su tre è molto cresciuta alla distanza trovando il big-inning decisivo che ha ribaltato le sorti dell’incontro. Il gruppo italiano ha trovato in Gasparri un ottimo rinforzo e il primo trittico ha dato indicazioni molto positive anche sui tre stranieri Conti, Connell e Alvarez. Il solito Matos non stupisce più nessuno, Betto ha cominciato bene la stagione ma là sul monte quelli dell’Italeri sembrano un po’ pochi. Parma invece si lecca le ferite. I ducali confidavano in ben altro esordio ma nonostante il triplice passo falso, le qualità per rifarsi non dovrebbero mancare. Qualche problema di troppo con i partenti (Ortiz e Corradini in particolare) e un line-up dove hanno battuto in pochi sono i principali nodi da sciogliere per Gerali.
Gran prova d’autorità della Danesi che spazza il De Angelis Godo al Casadio, anche se senza l’incredibile nebbia di garauno le cose sarebbero potute andare diversamente. Il recupero di garatre non ha avuto storia perché Nettuno ha un monte più lungo rispetto ai Goti e la buona prova di Pezzullo si è aggiunta a quelle di Diego Ricci e Arias. E poi c’è un line-up come sempre temibile e in grado di esprimere pericolosità in tutti i suoi componenti, con Mazzanti a vestire i panni del protagonista con i primi due homerun stagionali. Promette dunque già scintille il faccia a faccia con la Telemarket in programma da giovedì sera al Borghese. Per i ravennati i soliti problemi legati ai rilievi, ma stavolta le cose non sono andate bene nemmeno a Mura e Cillo, i due grandi protagonisti dell’anno scorso in casa De Angelis.
E ora chissà se il prossimo turno non si divertirà a smentire quanto successo nella giornata delle ultime parole famose.
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