La Danesi si gioca un'intera stagione

Tutti disponibili e formazione tipo per Bagialemani contro l'Italeri. Due vittorie sancirebbero la matematica qualificazione

Sette vittorie nelle ultime nove uscite, nonostante tutto ne servono assolutamente altre due contro l'Italeri per essere matematicamente certi dell'accesso ai play off dopo un anno di purgatorio. La Danesi Nettuno si presenta alla sfida più importante della stagione in formazione tipo, che prevede la rotazione dei lanciatori con Pena in garauno, Billisi e Diego Ricci per le restanti due. Per quanto concerne la formazione in campo Bagialemani confermerà l'assetto delle ultime uscite, con lo spostamento dello statunitense Miller all'esterno destro, Candela al centro e Leo Mazzanti a sinistra, diamante composto da Peppe Mazzanti in terza, Schiavetti interbase, Martins in seconda e D'Auria in prima.
Non sarà un'impresa facile, questo è poco ma sicuro, ma di buoni segnali rispetto al periodo precedente alla sosta ce ne sono. La squadra batte molto di più, lo si è visto soprattutto a Modena più che nei tre poco indicativi derby contro l'Anzio, e insieme allo stesso Bologna il Nettuno è la squadra che ha vinto di più dal break in poi. Tre sfide delicate dunque, in attesa magari di qualche buona notizia da Rimini. Ma come si è soliti pensare in riva al Tirreno, è bene cercare di risolvere i propri problemi da soli. Dunque obiettivo unico due vittorie, per tornare ai play off dopo un anno di purgatorio.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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