Nettuno vince e resta quarto da solo

La Danesi si impone (9-8) alla Fiume Modena in una gara dalle mille emozioni. Cinque punti battuti a casa per Miller

La Danesi Nettuno rimane sola al quarto posto grazie al successo (9-8) ottenuto al “Torri” di Modena contro la Fiume al termine di una gara che non ha certo lesinato le emozioni.

Di fatto a Modena sono state giocate 2 partite.
La prima è durata 6 riprese (e appena 80 minuti), è stata dominata dalle difese (0 errori e 9 valide battute) e dai partenti (Ventura per Modena e Pena per Nettuno) e ha offerto sprazzi di baseball per intenditori, come quando Munoz ha rubato casa base o Canate ha segnato dalla seconda su battuta in diamante. Per la cronaca, dopo due terzi di gara Modena stava conducendo 2-1.

La seconda partita è invece durata 3 riprese (per giocarle sono servite 2 ore) e ha visto succedere di tutto: 12 valide, 7 errori, 1 interferenza.
Aveva cominciato il Nettuno, prendendo il largo grazie a ben 2 errori nella stessa ripresa di Munoz, evento che forse non ha precedenti da quando 'Pepito' (premiato prima della gara per la valida numero 600 con la maglia dei 'canarini') è in Italia e che comunque è più unico che raro, alla luce del fatto che nelle precedenti 398 riprese di errori Munoz ne aveva commessi solo 3. A punire gli errori, le valide di Miller e Mastrantonio e la volata di Paoletti erano valse un settimo inning da 4 punti. Partita finita? Macchè!
Al cambio campo Modena rispondeva con i singoli di Tamburro, Malagoli e Canate che, abbinati ad un errore di Peppe Mazzanti, valevano giustappunto 4 segnature e costringevano Nettuno a sostituire Pena con Colaceci, che chiudeva l'inning.

Con Modena in vantaggio 6-5 Nettuno risolveva effettivamente la partita all'ottavo. Lucena era toccato duro appena entrato al posto di Ventura: singolo di Martins, singolo (con 'slash' perfettamente eseguito) di Schiavetti, base a Peppe Mazzanti e doppio a sinistra di Miller, che 'spazzolava' letteralmente il gesso dalla linea di foul e…le basi, portando il Nettuno in vantaggio 8-6.
Una volata dello stesso Miller al nono (l'americano, non proprio sicurissimo in difesa negli inediti ruoli di esterno destro e prima base, ha chiuso con un brillante 2 su 4 e 5 punti battuti a casa) portava il vantaggio laziale al 9-6. Finita? Macchè…

Costantini, terzo pitcher di Bagialemani, apriva il nono colpendo Tamburro. Su azione di 'batti e corri', Munoz spediva una lunga volata a sinistra, che scavalcava Mastrantonio e Candela e valeva il 9-7. Su errore Munoz toccava la terza e segnava sulla volata di Malagoli. Sul 9-8 Costantini passava in base Laffi, sostituito subito a corre da Vittozzi, che rappresentava il punto del pareggio.
Tinti, che di conseguenza rappresentava il punto della vittoria, toccava una secca linea al centro. Ma qui la partita si concludeva sul serio. Felino, Candela leggeva perfettamente il contatto e, avanzando verso il campo interno, coglieva la palla al volo completando il terzo out.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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