Con riferimento all'articolo a firma Mino Prati dal titolo “Il CONI è proprio per i giocatori formati nei vivai italiani” e apparso sul sito da te diretto, l'Ufficio Stampa FIBS tiene a precisare:
1) Ogni riferimento fatto da Prati alla nazionale azzurra è del tutto privo di significato. La delibera parla delle squadre iscritte ai campionati nazionali. 2) Ognuno è libero di interpretare come crede le direttive e le delibere, ma nel caso specifico ci pare opportuno sottolineare come il CONI intenda esprimere un indirizzo generale, invitando le Federazioni a produrre proposte entro la stagione 2006-2007. Nessun riferimento è fatto alla specificità dei singoli sport e delle singole Federazioni. 3) La Federazione Italiana Baseball Softball (FIBS) da tempo lavora per la valorizzazione dei migliori atleti di scuola italiana e i progetti P.O., “Verde Azzurro” e “Accademia” sono tenuti in alta considerazione dal Comitato Olimpico. 4) La FIBS ha prodotto un ampio studio sul tema dello svincolo e del primo tesseramento di atleti italiani non provenienti dal settore giovanile e lo ha presentato per un parere al CONI ben prima della delibera citata nell'articolo di Prati.
L'Ufficio Stampa FIBS ritiene comunque opportuno stigmatizzare il tono dell'articolo, nel quale fatti e opinioni si intrecciano creando un quadro abbastanza confuso, e il tentativo manifesto di Mino Prati di imporre ai lettori lo status di 'oriundo' come terzo rispetto a quello di cittadino italiano o straniero.
——- La rubrica pitch-out è una di quelle ospitate dal sito e come tale propone prese di posizione, anche polemiche, del collega Mino Prati. Non esiste uno status di oriundo come 'terzo' , lo sappiamo, e nell'articolo pubblicato al quale si fa riferimento per maggiore informazione dei lettori è stato inserito un link proprio per far conoscere quanto pubblicato sul sito Fibs in merito alla vicenda italiani/stranieri e relativo status. Liberi di stigmatizzare chiunque, liberi noi di ospitare anche opinioni forti. Giovanni Del Giaccio
Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che l’ha allontanato dai campi di gioco. Giornalista professionista, redattore del "Messaggero" da luglio 2005, prima capo redattore del quotidiano 'La Provincia'-edizione di Latina ma dal 1990 redattore al quotidiano "Latina Oggi". Un ruolo che lo ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale è stato un pessimo giocatore e un giorno – quasi per caso – si è trovato ad allenare una formazione giovanile."Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A". E’ stato tra i promotori alla Coach Convention di Bologna del 1989 dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi e dopo essersi battuto per anni ha avuto la soddisfazione del reinserimento di una categoria 'intermedia' tra Ragazzi e Cadetti.L’impegno con il giornale, però, non ha più consentito di stare sul campo di baseball per allenamenti e partite, cosa che prima era possibile per l’attività nell’emittente locale Radio Omega Sound e in piccoli giornali locali "conciliata" anche con l’università che lo ha portato a conseguire la laurea in Sociologia.Si è occupato prima di scuola, sanità e mondo del lavoro, quindi dei principali fatti di cronaca.Per "Latina Oggi" ha seguito le manifestazioni internazionali che si sono svolte in Italia dagli Europei del ’91 ai Mondiali del ’98.Nel 1992 è stato tra i fondatori della la cooperativa "Il Granchio", editrice dell’omonimo settimanale in edicola ad Anzio e NettunoDal 1995 al 2007 è stato corrispondente Ansa per la provincia di Latina, ha collaborato con altre emittenti, ha seguito in diretta da Parma la finale scudetto del ’96 per Radio Omega Sound e da Nettuno i collegamenti di quella del ’97 per Radio Dimensione Suono. Ha diretto – ma solo formalmente non avendo giornate di 48 ore – la testata giornalistica di Radio Omega Sound.Il ritorno al baseball c’è stato, in verità, nel 1997 con i Pirati di Anzio che per divertirsi in C/2 avevano bisogno di un manager. Allenamenti… zero, salvo qualche volta nel giorno di "corta", e partite la domenica pomeriggio, con la soddisfazione però di vincere il campionato. Un gruppo di vecchi amici che poi ha deciso di appendere il guantone al chiodo.Nel 2001 durante l'aspettativa a "Latina Oggi" per l’incarico all’ufficio stampa del Comune di Anzio, il ritorno come addetto stampa dell’Anzio baseball ma soprattutto sul campo, come allenatore della Primavera della stessa società. Finita l'aspettativa... addio al campo di gioco e ritorno alla 'normalità'. Si fa per dire, perché nel 2002 alla vigilia del play-ball è nata Arianna, portata al 'Reatini' la prima volta che è uscita di casa. Gaia, arrivata a giugno 2005, ha aspettato un po' di più e sono serviti i play-off. Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere alla moglie Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Ha tentato, inutilmente, di "convincere" Ettore, il suo gatto e ora spera in Arianna che buttando a terra una pallina ha fatto a casa un piccolo guaio, mentre Gaia (giugno 2005) sembra preferire il pallone da calcio.Ama il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz, raccoglie ritagli di giornale e quando può - ma quando? - va a nuotare in piscina.
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