Bonds, Giambi e Sheffield nella bufera doping

Il baseball professionistico americano è sempre più nell'occhio del ciclone per quanto riguarda. Ora, un quotidiano di San Francisco rivela che tra i coinvolti nello “scandalo Balco” ci sono tre giocatori tra i più noti

Il baseball professionistico americano è sempre più nell'occhio del ciclone per quanto riguarda. Ora, un quotidiano di San Francisco rivela che tra i coinvolti nello “scandalo Balco” ci sono tre giocatori tra i più noti al grande pubblico. A Barry Bonds, Jason Giambi e Gary Sheffield sarebbero stati forniti steroidi e ormone della crescita dal laboratorio californiano Balco, sotto inchiesta per distribuzione illegale di sostanze dopanti. Lo sostiene il San Francisco Chronicle, che cita informazioni provenienti da agenti federali. Sarebbe stato il preparatore atletico personale di Bonds, Greg Anderson, uno degli indagati nell'inchiesta, ad aver fornito le sostanze ai giocatori. Un mese fa i magistrati americani che indagano sul caso avevano annunciato che Anderson aveva distribuito sostanze illegali ad atleti professionisti, ma senza fare nomi. Sempre secondo il quotidiano californiano, sarebbero altri tre i giocatori coinvolti, Marvin Benard, dei White Sox, Benito Santiago dei Royals e l'ex interno di Oakland Randy Velarde.
Nel caso di Bonds, l'uso di sostanze proibite risalirebbe alla stagione 2001, quella del record assoluto di fuoricampo in una stagione.

Nelle ultime settimane, Bonds, Giambi e Sheffield hanno tutti e tre negato più volte di fare uso di steroidi. Tutti hanno testimoniato nell'udienza preliminare del processo contro la Balco. Martedì Bonds si è rifiutato di commentare la notizia riportata dal “Chronicle” con la stampa. “Continuiamo a negare che Barry abbia usato steroidi – ha detto il suo avvocato – o che sostanze di quel genere gli siano state fornite da Greg Anderson“.
Certe voci non mi preoccupano – ha dichiarato Sheffield – so come trattarle, anche se come sapete bene non mi piace che siano messe in giro“.
Resta il fatto che lo scorso anno, prima stagione in cui i giocatori MLB sono stati sottoposti a test anti-doping, seppur anonimi, è risultata positiva una quota compresa tra il 5 e il 7{f2a82a01542a3135de993a0df23e48f68c6250dfc6296283cb4185e93ebef4f7}.

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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