Danesi Nettuno

Non ancora deciso il nome delll'allenatore

Una squadra con le solite certezze ma anche con più di un interrogativo aperto. E’ la Danesi Nettuno che tra qualche settimana riscenderà in campo per gli allenamenti in vista della stagione 2002, con uno scudetto da difendere e una Coppa dei Campioni possibilmente da vincere.
Il primo interrogativo riguarda ovviamente l’allenatore. Faraone passato alla guida della nazionale lascia infatti vacante il posto di manager nella squadra campione d’Italia in carica, ed al momento è veramente difficile indicare chi tra i candidati può raccoglierne l’eredità.
Possiamo però conoscere chi sono i papabili.
Se non fosse per una squalifica di tre anni, risalente alle finali scudetto del ’99 e che scade il prossimo autunno, probabilmente Ruggero Bagialemani sarebbe già la guida della squadra.
Per l’ex capitano del Nettuno e della nazionale invece al momento il portone è chiuso, e può solo sperare in una riduzione della squalifica, che quasi certamente non arriverà dalla seduta prettamente tecnica del Consiglio Federale prevista il 19 gennaio. Guglielmo Trinci, altro personaggio carismatico del Nettuno di qualche anno fa, allena già il Nettuno 2 nella serie cadetta, e con ottimi risultati. Bravissimo a creare un gruppo di giovani agguerriti, in due anni ha raccolto con la prima squadra una promozione dalla B e un onorevolissimo piazzamento in A2, mentre con la rappresentativa Juniores ha vinto ben due scudetti in due anni.
Stefano Bernicchia, ex seconda base dei verdazzurri negli anni ’70 e ’80, ha esperienze nelle giovanili e da un paio di anni fa parte dello staff tecnico della Danesi.
Senza escludere Carlo Morville, al momento manager del Colavita Anzio ma per tanti anni anche lui nello staff del Nettuno proprio accanto a Faraone, per lui in questo caso si tratterebbe di un ritorno.
In ultima istanza, un manager straniero da cercare nella Cuba che tanti tecnici ha donato proprio in riva al tirreno.
Su questi interrogativi la risposta di Alberto De Carolis, General Manager della squadra, è abbastanza chiara.
Sarà sicuramente una soluzione interna al Nettuno, senza dover andare a cercare altrove. Dovevamo prendere una decisione qualche già qualche settimana orsono, ma un grave lutto ha colpito un nostro dirigente e ci siamo comprensibilmente fermati. Comunque entro la fine di gennaio o l’inizio di febbraio, con la ripresa delle attività, nomineremo il nuovo manager”.
Passata la questione allenatore, la squadra che scenderà in campo non sarà proprio la stessa della vittoria del campionato 2001.
E’ da verificare la disponibilità del ricevitore oriundo Carlos Patrone, e dei lanciatori Juan Carlo Vigna, l’eroe di garasei a Rimini, e Angelo Palazzetti.
Anche se i segnali sono positivi, così come nonostante le voci dello scorso autunno il pitcher dominicano Cipriano Ventura quasi certamente tornerà ad indossare per il sesto anno la casacca nettunese.
Sul mercato italiano è più che certo che la Danesi farà i suoi eventuali scambi con l’Anzio o con il Nettuno 2, richiedendo qualche elemento interessante che con maggiore esperienza alle spalle può essere pronto per le ambizioni del Nettuno. Serve un interno ed un esterno, visto l’addio al baseball di Marco Ubani.
Per adesso il mercato è ancora per così dire bloccato – continua De Carolis – una volta scelto il manager decideremo insieme a lui le mosse da fare. Certo è che nei limiti del possibile confermeremo la squadra che ha vinto. Il terzo straniero ci consente di muoverci in maniera differente anche in vista della partecipazione della Coppa dei Campioni”.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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