Mondiale under 18: in sei per il titolo, ecco i “numeri”

Le statistiche di Australia, Giappone, Corea, Taipei, Stati Uniti e Canada lette alla luce delle sfide che domani aprono il super round. Il fenomeno giapponese Nishi e quello coreano Kim, l'”Aussie” Rae primo per media battuta

Junya Nishi, lanciatore giapponese forte anche nel box (Foto Wbsc)

Gijang (Corea del Sud) Restano solo in sei, come ricordano anche dalla World baseball softball confederation, e una di loro domenica alzerà il trofeo di campione del mondo. Restano solo in sei di “una competizione globale – parole della Wbsc – partita nel 2018 con 38 Paesi di tutti i continenti“. A conferma della globalità del batti e corri. Le fantastiche sei che arrivate in Corea la settimana scorsa, ne hanno eliminate altrettante e da domani, 5 settembre, si sfidano per arrivare alla finale.

Vediamo, analizzando la prima giornata del super round, i loro “grandi numeri”. Alle 12 scendono in campo Australia e Usa. Gli “Aussie“, primi in classifica in virtù dei risultati del girone eliminatorio, si presentano con una media battuta di 276, forti di 45 valide tra cui un fuoricampo, sono andati K 37 volte, sono riusciti in 4 rubate su 12; sul monte la media pgl è di 2,51, i lanciatori hanno messo 43 k e concesso 15 basi, concedendo agli avversari una media di 183; in difesa 971 di media con 5 errori commessi; è australiano il leader della media battuta: Rae con 529. Gli Stati Uniti, addirittura quinti per i risultati della prima fase, si presentano con una media battuta di 312, forti di 53 valide tra cui 2 fuoricampo, sono andati K anche loro 37 volte, sono riusciti in 7 rubate su 9; sul monte la media pgl è di 3,64, i lanciatori hanno messo 41 k e concesso 16 basi, concedendo agli avversari una media di 234; in difesa 978 di media con 4 errori commessi. Hanno in Soderstom il leader dei punti battuti a casa: 9, e in Harrison il lanciatore ancora a 0 di pgl.

Sempre alle 12 la seconda sfida tra Taipei e Corea. I cinesi vantano una media battuta di 277, con 38 valide (unici del super round senza fuoricampo), sono andati K 24 volte, sono riusciti in 9  rubate su 10; sul monte la media pgl è di 2,75, i lanciatori hanno messo 43 k e concesso 13 basi, concedendo agli avversari una media di 156; in difesa 967 di media con 5 errori commessi. I padroni di casa, invece, per la media battuta hanno 304, con 49 valide fra cui un Hr, sono andati K 33 volte, sono riusciti in 10  rubate su 15; sul monte la media pgl è di 2,41, i lanciatori hanno messo 54 k e concesso 9 basi, concedendo agli avversari una media di 231; in difesa 951 di media con 8 errori commessi. E’ coreano, il seconda base Kim, l’autore del maggior numero di valide (11) e rubate (7), fin qui nel mondiale.

Alle 18 è la volta della partita tra Canada e Giappone. Una potenza nel box contro il monte più controllato. I nordamericani si presentano con la miglior media di squadra nel box, 320, forti di 55 valide di cui 4 fuoricampo, sono andati K 31 volte, sono riusciti  a rubare sempre: 11 su 11; sul monte la media pgl è di 3,60, i lanciatori hanno messo 44 k e concesso 20 basi, concedendo agli avversari una media di 266; in difesa 956 di media con 8 errori commessi. Anche i giapponesi nel box non scherzano: per la media battuta hanno 318, con 42 valide fra cui 5 Hr – il numero più alto – sono andati K 17 volte, sono riusciti in 3  rubate su 5; sul monte la media pgl è di 1,80, i lanciatori hanno messo 46 k e concesso 9 basi, concedendo agli avversari una media di 174; in difesa 961 di media con 6 errori commessi. Hanno in Nishi – 18 anni fra una settimana – un vero e proprio fenomeno: ha il maggior numero di fuoricampo battuti (2) ma soprattutto di strike out messi a segno (13) e vittorie da lanciatore (2), va bene dunque sia nel box che sul monte.