C’era una volta, in un paese non troppo lontano, un piccolo cavaliere di nome Scott. Suo padre, quando non era impegnato in battaglia, era molto prodigo di consigli ed aveva un occhio di riguardo per lui: il loro gioco preferito era quello di lanciarsi piccole sfere fatte con la pelle di cervo, e le tiravano con tale potenza che spesso nel tragitto prendevano fuoco.
Compiuti i 18 anni, Scott salutò con grande commozione il suo amato padre ed in groppa al suo fedele destriero si incamminò verso la foresta di Shalibah per raggiungere la sua bramata meta, quel luogo dove tutti i giovani cavalieri apprendevano le tecniche di guerra.
La scuola era quella di Cypress High ad Houston, una terra sperduta piena di torri alte come draghi pronte a sputare un terribile liquido nero.
Scott non perse tempo a farsi valere, mettendo in pratica tutti i suggerimenti che gli aveva regalato il suo amato padre. Nell’anno domini 2002 Scott poté vantare risultati sbalorditivi; da alcuni antichi manoscritti si riescono a decifrare i seguenti numeri: 11 battaglie vinte, 2 perse; una media di colpi subiti pari a 0,37 a battaglia; 172 nemici abbattuti, 19 lasciati liberi di andare. Numeri che gli fecero conquistare il premio di miglior cavaliere dell’anno per quanto riguarda le High School delle terre d’America.
Da allora tanti sovrani cercarono di conquistarsi i suoi servigi, ma fu il Re dei Mets ad arruolarlo tra i suoi cavalieri.
Scott continuava le sue esercitazioni ma era ansioso di potersi misurare in una vera battaglia e spesso passava le sue serate ad ascoltare le gesta dei cavalieri più anziani. Lui sapeva di non essere inferiore a loro: disponeva di un braccio sinistro esplosivo ed aveva una grande abilità nel lanciare quelle palle contro i nemici. Le sue palline correvano a circa 94-96 miglia orarie e per confondere gli avversari era in grado di colpirli anche con altri tipi di lanci, come il cosiddetto ‘slider lanciato a 81-84 miglia ed un ‘cambio di velocità non ancora perfetto ma che creava seri problemi ai suoi nemici.
Durante una delle tante esercitazioni però il destino gli fu avverso procurandogli un fastidioso infortunio, e soltanto le amorevoli cure della dama Isabella riuscirono lentamente a rimetterlo in forze.
Finché nell’anno domini 2004, durante la stagione del fuoco, un’improvvisa novella lo colpì: l’esercito delle terre del mare di Tampa Bay lo aveva barattato in cambio di trenta cavalli. Crebbe così in lui la speranza di essere finalmente utilizzato in una guerra vera, e dopo pochi giorni, esattamente il 24 del mese del fuoco, Re Piniella lo chiamò alla guida del suo esercito per scacciare l’invasione dell’esercito delle terre del Nord di Seattle.
Scott Kazmir aveva così coronato il suo sogno, trovandosi finalmente di fronte a quel drago tanto agognato, il drago della MLB…..
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