Nettuno piange Andrea Caiazzo, maestro di generazioni di giocatori

E’ scomparso a 88 anni, dopo aver giocato nella squadra che ha scritto la storia della città ha allenato per anni ed era sempre pronto a dare consigli

“Quello è stato alunno mio”. Lo ripeteva in continuazione, quando incontrava chi aveva giocato o ancora giocava a baseball, perché lui davvero era stato maestro di tanti. Andrea Caiazzo, uno degli uomini che hanno fatto la storia del Nettuno degli anni d’oro, è scomparso oggi 9 settembre a 88 anni. Il figlio Enrico scrive sui social: “Il viaggio è terminato papà! Un viaggio nel quale hai dato tanto , nella vita come nello sport. Il tuo amore per il baseball nato negli anni d’oro del Nettuno fino ad oggi quando la vita ha deciso che era arrivato il momento di fermarti (…)”

Lui di storie, oltre quelle del glorioso Nettuno (con il quale ha giocato interno, ricevitore e ha lanciato anche qualche inning), ne ha scritte tante altre, allevando generazioni di giocatori e di campioni. Educazione, rispetto, grinta, massima attenzione su ogni palla e situazione di gioco: questo era il suo modo di trasmettere la passione per il baseball. Anche dalle tribune dello “Steno Borghese” se c’era qualche ragazzino seduto vicino a lui spiegava cosa dovesse fare se voleva diventare un giocatore. Ha allenato le giovanili del Nettuno e dell’Anzio (qui anche in serie Nazionale), e della fusione Roma-Anzio, vincendo praticamente tutto quello che c’era da vincere.

Alla famiglia le condoglianze del direttore, dell’editore, della redazione e dei collaboratori di baseball.it

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