Giornata di riposo per la nazionale azzurra juniores impegnata nei mondiali di Taiwan. Gli azzurrini hanno effettuato una seduta di allenamento in mattinata, in preparazione per la gara di mercoledì con l'Australia (ore 10.30 locali, le 4.30 in Italia), che potrebbe risultare decisiva per il passaggio del turno. In caso di vittoria, infatti, gli azzurrini si qualificherebbero ai quarti come terzi nel girone; in caso di sconfitta si aprirebbero due possibilità:
– se Panama batte Cuba (il match è in programma subito dopo quello degli azzurri) l'Italia è eliminata
– se Cuba batte Panama si crea una situazione di parità a tre tra Italia, Panama e Australia. Si dovrebbe allora ricorrere al conteggio dei punti subiti negli scontri diretti, diviso per gli inning giocati in difesa. Al momento il coefficiente migliore è quello degli azzurri, 0,22 (due punti subiti in nove inning); segue Panama con 0,67 (dieci punti subiti in quindici riprese) e chiude l'Australia con 2 (dodici punti subiti in sei inning). Ciò significa che all'Italia basterebbe una sconfitta non particolarmente pesante per passare il turno.
“Il fatto che l'Australia sia tornata in corsa ci ha un po' scombussolato i piani, soprattutto dal punto di vista psicologico – confessa il coach azzurro Mario Mascitelli – ma mentre una situazione del genere potrebbe demoralizzare una squadra vedo che i ragazzi sono carichi e vogliono fare di tutto per vincere contro l'Australia, che è sicuramente una cosa positiva“.
Per il manager del Piacenza il bilancio di questa prima parte del mondiale è sicuramente positivo. “Mi sembra che la squadra sia sempre cresciuta – prosegue Mascitelli – Dopo aver superato l'ostacolo Panama ci siamo un po' rilassati, ma bisogna considerare che si tratta di ragazzi che non sono abituati a giocare tutte le settimane, e ancora meno tutti i giorni, a questi livelli. Penso comunque che sia un buon gruppo, che sta lavorando bene. Pensavo che avremmo patito molto di più le condizioni climatiche, invece ci siamo abituati subito. Inoltre, noto che rispetto alle altre squadre impegnate nel mondiale noi continuamo ad allenarci, a lavorare, a fare esercizi e a portare avanti il nostro programma di insegnamento. Gli altri fanno solo continuità; la qualità della nostra preparazione è un po' diversa“.
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