Non è stato facile decidere di chiudere il forum e a ripensarci era forse il caso di farlo nel momento in cui abbiamo deciso di diventare una testata autonoma. Non esistono giornali, del resto, dove chiunque può intervenire per di più in modo anonimo e dire cose offensive nei confronti degli altri. Questo ‘andazzo stava diventando predominante. Sappiamo bene che molti utilizzavano gli spazi concessi per una discussione civile, con toni polemici ma al tempo stesso senza uscire dalle righe e soprattutto firmandosi. Tanti altri, invece, erano ormai arrivati al limite della tollerabilità. Non potevamo continuare, soprattutto perché i destinatari delle offese avevano fatto sapere che si sarebbero rivolti alla magistratura. Una minaccia? Fosse stato semplicemente così non avremmo chiuso, per la verità le nostre possibilità di difenderci erano inesistenti e rischiavamo sempre di più. La legge sulla stampa prevede che il direttore controlli e nessun Tribunale crederebbe alla buona fede di fronte a una pubblicazione anonima e chiaramente offensiva. Chi scrive ha avuto venticinque querele, la stragrande maggioranza archiviate o finite con un’assoluzione se non con il proscioglimento in udienza preliminare, un paio di condanne per le quali è ancora pendente l’appello, altre ancora da affrontare. Querele fatte da chi si è sentito leso, aveva nome e cognome di chi firmava gli articoli, un direttore. L’assistenza legale e l’eventuale risarcimento è a carico delle testate. Attenzione, allora, perché qui la testata è di una singola persona e il direttore, in caso di eventuale condanna, ci rimette in solido con l’editore. Non è una cosa di poco conto per sopportare gli sfoghi di chi ama così tanto il baseball da non avere il coraggio di firmarsi. In realtà intendiamo baseball.it uno strumento di informazione al servizio degli appassionati e di quanti si avvicinano a questo mondo e lo facciamo, per chi non l’avesse ancora capito, volontariamente. Facciamo un servizio che ci piace, è ovvio, e cerchiamo di farlo nel modo più professionale possibile. Si poteva controllare il forum? Nelle condizioni attuali no. Il direttore né altri collaboratori sono in grado per il lavoro che svolgono di svolgere un controllo continuo. Si poteva cassare un intervento ritenuto offensivo? Certamente, solo che bastava anche uno solo che l’avesse letto e si ritenesse leso lo dice la giurisprudenza consolidata e comunque poteva chiedere un risarcimento. Si doveva chiudere proprio ora, con la delusione olimpica e le elezioni alle porte? Sì, perché si era superato ogni ragionevole limite. I lettori più sensibili, siamo certi, lo capiranno. A loro disposizione resta l’angolo dei visitatori equivale allo spazio delle lettere in qualsiasi giornale che avrà una visibilità maggiore sul sito. Poi ci sono i forum liberi sui quali chiunque può dare sfogo a tutto. Un’ultima considerazione riguarda la Fibs. Molti hanno ritenuto che la chiusura del forum sia stata in qualche modo ‘imposta o comunque che sia un servizio fatto alla federazione che non avrebbe più voci contro. E’ un errore clamoroso, perché questo sito non è stato, non è e non sarà mai finché chi scrive lo dirigerà portavoce della federazione. Basta rileggere anche i contenuti di questa stagione (l’ultimo è il caso dei tesseramenti riaperti e chiusi in meno di ventiquattro ore per gli oriundi) per rendersene conto. Seguiremo la campagna elettorale come le altre, dando spazio ai candidati e ai loro programmi. Continueremo a seguiremo la Fibs come un giornale segue la questura o la procura, l’attività dei partiti o la riunione della Camera. Sapendo che sono fonti, è chiaro, ma senza alcun servilismo. Ancora un grazie sentito a quanti ci hanno seguito e ci seguono nella piacevole avventura di raccontare il campionato, le major, le curiosità, tutto quanto fa
baseball.
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