Figuraccia dell’Italia: è fuori dall’Europa che conta

Bisognava vincere con un buon margine, arrivano sconfitta ed eliminazione dalla seconda fase. Non bastano due fuoricampo di Robel Garcia che resta K nell’ultimo e decisivo attacco. Una pagina nera per il nostro baseball

Lauro Bassani (PhotoBass.eu)
Robel Garcia nel box
© Lauro Bassani (PhotoBass.eu)

Goodbye Italy o, se preferite, arrivederci Italia. Gli azzurri sono esclusi dalla seconda fase dell’Europeo di baseball, eliminati per mano della Gran Bretagna che ha la meglio (11-10) di una squadra che definire tale in questa competizione è un eufemismo. L’Italia esce avendo vinto solo all’esordio con l’Ungheria e avendole prese, è il caso di dirlo, dalla Svezia prima e dall’Inghilterra poi,  formazioni considerate alla nostra portata. Invece arriva una  figuraccia internazionale che deve far riflettere la Fibs e il manager Mike Piazza – che la volta scorsa festeggiavano un bronzo – e che farà scendere ulteriormente gli azzurri nel ranking mondiale. L’Italia non toccava un livello così basso dal 2007, quando perdendo con Spagna, Francia e Russia venne eliminata e chiuse al settimo posto nella graduatoria finale. Da lì seppe rinascere, vincendo i due titoli continentali successivi, poi il nulla. Le altre nazioni “corrono” e noi arranchiamo, sempre per usare un eufemismo. Questa spedizione è – senza tema di smentita – una delle pagine più nere del nostro batti e corri.

LA PARTITA
Al primo inning è un solo homer di Nick Ward a portare in vantaggio gli inglesi. L’Italia risponde con il singolo di Paolini, poi c’è la base a Poma e il singolo di Celli. Mineo batte in doppio gioco e gli azzurri si fermano sul pari. Al terzo è la Gran Bretagna a fare la voce grossa con un solo homer di Harry Ford, poi singolo base e un colpito che convincono a cambiare Vassallotti con Sireus. Non basta perché i rappresentanti d’oltre Manica segnano ancora due volte. L’Italia ribalta il risultato nel suo attacco: solo homer di Garcia, poi singolo di Mineo e una serie di situazioni favorevoli che consentono il 5 a 4. La squadra di Piazza “allunga” ancora al quarto: errore della difesa e Sellaroli in base, con Garcia (ancora lui) che la spedisce oltre la recinzione. E’ fatta? Quando mai…. I lanciatori sono in bambola e dopo una base, un singolo e ancora quattro ball è Bassani a entrare per Sireus ma prima una valida e poi il fuoricampo da tre, battuto ancora da Harry Ford, fanno prendere il volo agli inglesi. Al settimo altro punto: singolo, sacrificio con errore di tiro del terza base, quando ci sono uomo in terza e un out è una volata di sacrificio a portare a casa il 10-7. Nel frattempo sul monte è entrato Davis per Bassani. L’Italia apre il suo attacco con l’eliminazione di Mineo, va in base Friscia, c’è un K e poi va in base anche Mercuri, Batista De Jesus spinge l’ottavo punto azzurro ma una volata di Paolini chiude l’attacco. Al nono ancora inglesi a segno: Artitzu sostituisce Davis sul monte e apre subendo un singolo, concedendo una base e un altro singolo. Con basi cariche una volata di sacrificio vale l’11 a 8. L’Italia affronta l’ultimo disperato attacco, c’è una base a Friscia, Astorri entra pinch hitter per D’Orazio ma Hodge lo lascia al piatto, gli azzurri non mollano e dopo la base a Mercuri è la valida di Batista De Jesus a caricare le basi. Ancora quattro ball per l’11-9, poi la volata di sacrificio di Sellaroli fa 11-10. Ci sono i punti del sorpasso (e della qualificazione) sui sacchetti e Garcia Robel nel box ma Hodge (faticosa salvezza per lui) lo lascia al piatto. Lanciatore vincente risulta Messer, perdente Bassani. La Gran Bretagna ha battuto 12 valide contro le 11 azzurre, commesso un errore contro due.