Missione Classic, per l’Italia adesso o mai più

Presentati al Coni i 13 giocatori di Major league che vestiranno l’azzurro al mondiale di marzo a Taiwan. Piazza: “Entusiasmo, passione e voglia di vestire l’azzurro”. Marcon: “Vogliamo andare più avanti possibile”

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Il Presidente del CONI Malagò con i 13 Major Leaguer che vestiranno l'azzurro
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Adesso o mai più. L’Italia del baseball sa che per restare nel giro che conta occorre fare un World Baseball Classic di grande livello e ha presentato al Coni> la “missione” che la porterà a Taiwan a marzo, con il play ball in programma l’8. Nel nostro Paese mancano spettacolo e pubblico, il tasso tecnico è quello che è, ma l’azzurro ha un “appeal” internazionale e così intanto c’è questa tappa di avvicinamento e poi si andrà a giocarsi le proprie chance con tredici professionisti che militano in Major league o sono dei prospetti di assoluto rilievo, guidati da Mike Piazza e da uno staff di primissimo ordine.

IL MANAGER
“Desidero ringraziare la Federazione, il Coni e la Iabf per il supporto a questo progetto – ha detto Piazza, ricevitore azzurro nella prima e storica partecipazione al Classic – Abbiamo un gruppo con tanto entusiasmo e passione che desidera fortemente rappresentare l’Italia. Tutti i presenti alla prima chiamata hanno risposto subito positivamente e altri hanno chiesto se c’era la possibilità di giocare con l’uniforme azzurra. Non avremo molto tempo per prepararci e lavorare insieme prima del torneo, quindi partiamo da questa settimana per creare il legame sin da subito”.
“L’entusiasmo è tanto, la voglia di fare bene anche, ma resta il pessimo ranking mondiale dell’Italia (17° posto) con meno di 1000 punti a causa delle ultime brutte figure rimediate nel corso del 2021. E purtroppo non è andata meglio quest’anno. Allora si punta su nomi di eccezione che grazie alle origini italiane vestiranno la maglia azzurra”.

I COMMENTI
“Viste le mie origini italiane e canadesi questa è un’iniziativa con un significato importante – ha detto il presidente della Fibs, Andrea Marcon – Il Classic sarà un momento importante per il baseball, essendo un Mondiale, e crediamo nel percorso. Saremo in una situazione particolare, per la prima volta in Asia, con avversarie forti tra cui l’Olanda. L’obiettivo della spedizione è di andare più avanti possibile.” L’Italia c’è riuscita una sola volta, nel 2013. Dal canto suo il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha plaudito all’iniziativa che vede non solo schierare dei professionisti ma il loro legame con le radici italiane.

IL GRUPPO
“Missione classic” prevede una settimana di lavoro per Ben DeLuzio (esterno dei St. Louis Cardinals), Matt Festa (lanciatore dei Seattle Mariners), David Fletcher (interno dei Los Angeles Angels), Dominic Fletcher (esterno dei Reno Aces, AAA Arizona Diamondbacks), Vito Friscia (ricevitore dei Lehigh Valley IronPigs, AAA Philadelphia Phillies), Sam Haggerty (utility dei, Seattle Mariners), Nicky Lopez (interbase e seconda base dei, Kansas City Royals), Joey Marciano (lanciatore dei Sacramento River Cats, AAA San Francisco Giants), Miles Mastrobuoni (utility dei Tampa Bay Rays), Andre Pallante (lanciatore, St. Louis Cardinals), Vinnie Pasquantino (prima base, Kansas City Royals), Mitchell Stumpo (lanciatore,, Reno Aces, AAA Arizona Diamondbacks), Brett Sullivan (ricevitore, El Paso Chihuahuas, AAA San Diego Padres). Dello staff fanno parte a Blake Butera (bench coach, presente al Classic 2017 in campo), Brian Sweeney (pitching coach), i “nostri” (per aver giocato in Italia e militato in azzurro) Jack Santora, Chris Denorfia e Michele Gerali.
I giocatori andranno a ricercare anche le loro origini nel Belpaese, tra queste c’è la curiosità che riguarda Marciano: il cugino del nonno di Joey è il famoso pugile Rocky Marciano). Domenica ad Arezzo il “Future stars game” con spazio a giovani talenti italiani.

IL RICORDO DI BILL
Il 9 novembre è anche una data particolare per il baseball italiano perché ricorre il secondo anniversario dalla scomparsa di Bill Holmberg, che ha avuto un forte impatto nella crescita del baseball italiano e legato da una relazione di amicizia con il manager Mike Piazza.

LA PARTNERSHIP
Nell’occasione – si legge nella nota Fibs – è stato rinforzato anche il legame tra la FIBS e la comunità italo-americana. Presenti alla conferenza stampa anche i partner istituzionali della Italian American Baseball Foundation (Iabf) con il presidente dell’associazione Joe Quagliano, il vice-presidente Carmine Gangone e Mark Cardillo e Chris Vaccaro, membri del Consiglio Direttivo che hanno presentato il rapporto tra Federazione e Iabf che ha portato allo sviluppo della Missione Classic e dei nuovi percorsi specifici legati alle borse di studio riservate ai giocatori italiani per entrare nei college statunitensi. Inoltre, la Federazione Italiana Baseball Softball ha ufficialmente siglato un accordo con “We the italians” che diventa media partner di Italia Baseball e Softball.