Blocco MLB: proprietari e giocatori fermi sulle proprie posizioni

Durante il primo giorno di sospensione il Commissioner Rob Manfred ed il direttore esecutivo della MLBPA Tony Clark rilasciano dichiarazioni sull’attuale stallo. Scarico delle responsabilità ma ambo le parti disponibili per una rapida soluzione

Wsws.org
Il capo del sindacato giocatori Tony Clark (sulla destra) e il capo dei negoziatori MLBPA Bruce Meyer (a sinistra)
© Wsws.org

Prime dichiarazioni del Commissioner della MLB Rob Manfred e del direttore esecutivo della MLB Player Association Tony Clark sullo stallo che ha portato al primo stop nella Major League da 26 anni. Ciascuno scarica ovviamente sulla controparte le responsabilità del mancato accordo al termine della tre giorni di negoziati in Texas ed entrambi si rendono disponibili ad una rapida conclusione delle trattative.

Manfred parla di proposte che, se fossero state accettate, avrebbero fornito un percorso abbastanza chiaro per giungere ad un accordo. Il Commissioner dice di aspettarsi che vengano ben valutate e che le parti tornino a sedersi intorno al tavolo nel più breve tempo possibile e che questa mancata occasione di giungere ad una intesa lo ha “deluso più che “frustrato”, fermo restando il suo ottimismo sul fatto che a breve questa situazione si risolverà. Nel suo discorso ha posto l’accento sul fatto che la MLB ed i proprietari hanno lavorato assiduamente per evitare il blocco e che questo alla fine si è reso necessario proprio per evitare quanto accaduto nel 1994 quando, iniziata la stagione senza un contratto nuovo, la stessa venne interrotta a metà. Secondo Manfred questo blocco servirà proprio per evitare una serrata: “Abbiamo commesso l’errore di giocare senza un contratto collettivo nel 1994, ed è costato caro ai nostri tifosi e ai nostri club. Non ripeteremo lo stesso errore”. Infine la stilettata alla MLB Player Association arriva quando dice che il blocco si è reso necessario anche per mettere pressione alla controparte che comunque sembra non abbia avuto la sensibilità giusta per sentirla.

Da par suo il direttore esecutivo della MLBPA Tony Clark ha parlato con i giornalisti dopo la conferenza stampa di Manfred, partendo proprio da quest’ultimo punto e dichiarando che i giocatori non si faranno intimidire dalle pressioni del blocco e non li costringerà ad un accordo che non trovano giusto. Ovviamente anche da parte del sindacato viene data ampia disponibilità ad andare avanti alla ricerca di un accordo che soddisfi entrambe le parti in causa, e rispedisce al mittente le accuse formulate da Manfred di richieste troppo “aggressive” parlando di proposte che prevedano un contratto equo e sostenibile.

Al momento la trattativa si è arenata sugli anni necessari ai giocatori per diventare “free agent” ed alle regole per stabilire gli importi degli arbitrati. Potrebbero essere vicini a trovare una soluzione invece le questioni legate ai compensi per la scelta del draft e la gestione stessa del draft, che si vorrebbe trasformare con una regolamentazione simil NBA. Altro nodo da dipanare è l’utilizzo del battitore designato anche in National League, e l’eventuale modifica del sistema di post-season.

“Siamo disposti a continuare a impegnarci nel processo per arrivare a un accordo equo”, ha affermato Manfred. “Se questo implica fare ulteriori concessioni, faremo ulteriori concessioni. Proprio per una questione di prospettiva, abbiamo proposto l’eliminazione del compenso del draft”

Non è dato sapere i tempi entro cui le parti supereranno le loro divergenze, e quale sia il punto di caduta oltre il quale questo blocco potrebbe inficiare il corretto inizio della prossima stagione. Intanto però tutte le operazioni di mercato hanno subito una battuta d’arresto e le transazioni in corso per la compilazione del 40-men roster al momento non sono consentite. Giocatori e club non saranno autorizzati a comunicare tra loro fino a quando non verrà raggiunto un accordo e tutti i 30 club sono compatti nel mantenere questa linea.

 

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.