Da Bologna e S. Marino forti critiche alla nuova serie A

Formula e diversi aspetti del campionato non convincono le due società, finaliste lo scorso anno. In due note distinte, ma dello stesso tenore, sottolineano problematiche e perplessità sul nuovo format della massima Serie di baseball varato dalla FIBS per il 2021

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Il giudizio insindacabile dell'arbitro capo
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Fortitudo Bologna e San Marino compatte nel sottolineare criticità, problematiche e forti perplessità sulla nuova Serie A1 di baseball varata dalla FIBS per il 2021. Dopo aver analizzato la riforma del campionato, le due società, che l’anno scorso si sono affrontate in finale, hanno fatto presente la propria posizione in due documenti distinti ma dello stesso tono. Questa formula non piace.

San Marino ha rincarato la dose facendo sapere che “suo malgrado è costretto a congelare la partecipazione al Campionato 2021 sino a che le criticità da noi esaminate non saranno state verificate, esaminate e azzerate in un incontro chiarificatore tra le parti”.

QUI BOLOGNA – La Fortitudo ha avviato un primo costruttivo confronto, al quale ne seguiranno altri e sempre più allargati, con le società ex Serie A2 ed ex Serie A1 per condividere opinioni e valutazioni in merito. La società felsinea ritiene in particolare che la formula adottata determini una sensibile riduzione delle partite giocate in quanto le squadre ex Serie A1 giocano 2 incontri settimanali da 9 inning invece di 3 incontri settimanali da 7 inning. Le squadre peggio classificate del Recovery Round terminano la stagione il 4 luglio. Inoltre chi partecipa al Premiere Round e si qualifica in prima o seconda posizione al Super Round, nel mese di luglio rimane inattivo per 3 settimane, e disputa un totale di sole 24 partite (invece delle 30 della scorsa stagione); il numero di partite è così inferiore rispetto a chiunque altro.

La formula sembra inoltre non valorizzare il merito sportivo dimostrato sul campo, in quanto le squadre qualificate per i play off e provenienti da posizioni “inferiori” verrebbero favorite nella corsa allo scudetto, potendo contare su una maggior continuità di gioco. Vi è incertezza inoltre in ordine alla possibilità di stringere accordi tra società ex A1 ed ex A2 che prevedano la possibilità per i giovani giocatori di ex A2 di disputare partite anche con squadre ex A1.

Si segnala una sostanziale impossibilità di ottenere il secondo visto per giocatori extra UE per le squadre che dal Qualification Round accedono al Recovery Round: i tempi burocratici per l’ottenimento di tali visti sommati alle prevedibili quarantene per trasferimenti internazionali sono di circa 30-40 giorni, non compatibili quindi con le tempistiche del Round.

Molte società hanno segnalato la difficoltà nel prevedere e programmare i costi della stagione a causa del risicatissimo margine temporale fra una fase e l’altra del campionato. La fase denominata “Playoff” riservata alle 2 vincenti il Preliminary Playoff e alla terza e quarta classificata del Super Round è calendarizzata nella settimana in cui due Club italiani parteciperanno alla European Champions Cup in Repubblica Ceca, con evidente rischio di sovrapposizione.

Perplessità sono state sollevate anche in ordine all’obbligatorietà dell’Under23 italiano in campo, all’attuale normativa relativa agli Atleti di Formazione Italiana (AFI) e alle tempistiche utilizzate dalla Federazione per introdurre le modifiche, ossia a circa 2 mesi dall’inizio della stagione e comunque dopo che le società hanno già avviato la fase preparativa.

QUI SAN MARINO – Il club del Titano ha espresso “forti perplessità su alcuni punti ritenuti di grande importanza” sull’annunciata proposta di campionato per i prossimi quattro anni. Nel rispetto di cosa è accaduto e sta accadendo sulla questione Covid, la società evidenzia che la calendarizzazione andrebbe radicalmente rivista. Muovere 160 individui alla settimana deve comunque far riflettere e la stessa riflessione va fatta sugli orari e su un coprifuoco presente sostanzialmente in tutta Europa. Ecco le principali criticità illustrate dal San Marino.

Il numero di visti sportivi a disposizione non è equamente distribuito tra le 32 squadre e, dato che esiste la previsione di doversi e potersi incontrare, il rischio di disparità sportiva è scontato. Dodici squadre termineranno il campionato il 4 luglio, stupisce che chi rappresenta gli atleti non abbia minimamente valutato questa grossa diseguaglianza rispetto agli altri. Un atleta tesserato come “non AFI” può essere schierato come “AFI”. Il trasferimento di atleti comunitari e stranieri con permesso di soggiorno non dà certezze nell’ intera stagione. I trasferimenti sono aperti sino al 4 luglio e le dodici squadre che finiranno la stagione possono drogare il campionato nonostante il vincolo numerico previsto. Tutte le finali a tre partite rimangono una grossa incognita. Il nostro non è un torneo, ma un Campionato. Qualsiasi accesso, se le partite settimanali sono due, deve dare pari opportunità nelle stesse gare di andata e ritorno e non a sorteggio.

Alla partenza del campionato esiste la concreta possibilità di schierare un roster totalmente differente dal successivo. Arrivare terzi o quarti evitando le squadre più forti per incontrare le più deboli con una squadra trasformata è la prima strategia che viene in mente (6 settimane, 60.000 euro). La sosta di luglio di tre settimane (per le prime due squadre) non aiuta la preparazione, oltre a far sostenere inutili costi e riduzione di inning giocati.  La Coppa Campioni risulta posizionata in un periodo di criticità del campionato e finirà per penalizzare o aiutare i partecipanti (rischio di infortuni o preparazione maggiore dovuta alla possibilità di giocare tutti i giorni). Chi la dovrà giocare, se risulterà in terza o quarta posizione di classifica, non potrà partecipare ai playoff programmati per la stessa settimana. Questione Under 23: e la volontà è quella di far crescere i giovani il ruolo di DH non dovrebbe essere mai considerato per questa categoria. Dalla prima fase Premiere è previsto che le prime due classificate mantengano il diritto alla Premiere nella stagione successiva, e le altre?

Sia Bologna che San Marino auspicano un vero e fattivo confronto utile con le altre società, oltre che con la Federazione, per comprendere come poter affrontare e superare le problematiche e criticità emerse.