San Marino allunga la striscia

Quarta vittoria consecutiva dei titani che passano sul diamante di Godo (11-4)

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Carlos Quevedo pitcher vincente questa sera a Godo
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San Marino rispetta il pronostico e vince a Godo (11-4) la quarta partita consecutiva, la quinta nelle ultime sei. Una gara che sembrava già chiusa dopo i primi due attacchi della squadra di Chiarini, capace di produrre cinque punti e sette valide contro un Hernandez in palese difficoltà (13 valide complessive, 10/22 dei primi cinque del line-up ospite). Ma quello che è diventato il problema di San Marino in questo girone d’andata si è materializzato anche al Casadio di Godo: un esercito di corridori rimasti in base (14 anche stasera), tre volte a basi piene e questo ha rivitalizzato i rossoblù di casa che hanno sfruttato le pecche difensive (4 errori) di una squadra che di solito fa proprio della difesa uno dei suoi punti di forza.

E così, contro un Quevedo poco controllato (tre colpiti) ma comunque da poche valide (5) e molti strike-out (10), i padroni di casa hanno provato la rimonta, trovando tra secondo e terzo inning ben 4 punti, frutto di altrettante valide, praticamente quasi tutte quelle concesse dal partente venezuelano sono state concentrate in queste due riprese. Qui però il pitcher biancazzurro si è ripreso e intanto il secondo fuoricampo consecutivo di Romero all’ottavo ha riequilibrato le distanze, costringendo Hernandez a scendere dal monte dopo 145 lanci.

I due manager si affidano ai rilievi e San Marino allunga ulteriormente al nono, con Sabbadini costretto a 52 lanci per completare l’ultimo inning, con quattro punti subiti, cinque basi ball e due valide interne. Baez invece è una macchina da strike-out, 5 nelle due riprese finali.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.