Milano-Senago United, buona (solo) la prima

In gara-1, la franchigia milanese batte il Codogno 4-2, il secondo match salta per un acquazzone – Con una valida al settimo inning Chiesa ribalta il risultato – Sul monte si alternano Sala e Sardo che incassa la prima vittoria

Buona la prima. Ma solo quella, perché la seconda se l'è portata via il primo temporalone stagionale. Lo United, attesissimo all'esordio in campionato, lascia subito il segno sulla A2, mettendo sotto 4-2 un avversario tradizionalmente ostico come il Codogno e si gode questo simbolico "mille" in classifica che intanto lascerà lavorare più tranquillamente Lazaro Castro e il suo staff.
Le premesse, a dire il vero, sono negative, visto che a ventiquattr'ore dal debutto, la squadra milanese perde anche Mariano Drago, buttato a terra da un cane fuori controllo mentre faceva una passeggiata rilassante in bicicletta nella sua Lugano. Fatto sta che il povero Mariano si è ritrovato all'ospedale, salvato solo dalla sua muscolatura, perché, come spiega il dottor Praticò "poteva finire molto peggio. Invece è solo una tremenda contusione all'anca che speriamo di fargli smaltire in una settimana". Non solo, ma – come se non bastasse – sabato pomeriggio decide di cadere in moto anche Bruno Sabatino, per cui il povero Castro si sveglia al mattino e si trova con altri due elementi in infermeria.
Così, il manager cubano fa debuttare Maldinado come interbase (salvo poi ricredersi strada facendo e invertirlo con Silva in seconda), mentre all'esterno destro deve rimediare con Marzullo. Per il resto Milani è il catcher, Chiesa in prima, Wong in terza, Spinosa, Realini (entrambi autori di pregevoli prese) e Marzullo esterni con Bacio designato. Sul monte, un po' a sorpresa, un Andrea Sala recuperato appena appena in tempo dall'infortunio muscolare che l'ha tormentato nelle ultime settimane. Una scelta che poi spiegherà il pitching coach Salgado: "Sapevamo che Sala era più a corto di preparazione rispetto a Sardo e abbiamo sperato che ci portasse avanti qualche inning per poi chiudere con l'altro Andrea".
E i tecnici hanno avuto ragione, visto che Sala ha stentato un pochino all'inizio, ma poi ha retto 5 inning incassando solo due punticini nelle prime due riprese e distribuendo bene le 7 valide subite. Poi ci ha pensato Sardo a congelare definitivamente il Codogno e a firmare la prima vittoria stagionale dello United, lanciando 4 inning con due sole valide subite nell'ultimo inning risolto poi con un doppio gioco difensivo. I due Andrea, che hanno fatto a gara fino all'ultimo per "entrare nella storia dello United", come scherzavano loro, si sono divisi anche la gloria: Sala è stato il primo lanciatore a salire sul monte nella storia della franchigia, Sardo quello che ha vinto la prima partita.
Al di là dei meriti dei due ragazzi, la firma sulla partita l'ha però messa Luca Chiesa che al 7° inning, dopo il pareggio ottenuto da Realini (bel singolo) su out interno di Silva, ha piazzato tra gli esterni la valida del sorpasso e mette fine alla partita del pitcher Albergoni: Wong (singolo) e Milani (base) vanno a casa base e il 4-2 è cosa fatta. Sostanzialmente, dunque, un buon esordio, con Wong (2 su 3) e Silva (2 su 4) subito in evidenza con la mazza, Bacio e Maldonado sfortunati, ma ancora tanto lavoro da fare per aumentare la condizione di un line-up necessariamente ancora in ritardo.
Nel pomeriggio, con Marzullo a lanciare, si fa solo in tempo a partire con tre out del Milano (doppio gioco Silva-Spinosa, schierato in seconda) e due strike out del nuovo pitcher venezuelano del Codogno, Soto (ex-minor leaguer con Houston), che il diluvio manda tutti negli spogliatoi. Campo trasformato in piscina. Se ne riparlerà.

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