Fds Verona, un pari che sta stretto

Debutto in A2 per il nuovo manager cubano, Andres Garcia, che ottiene una chiara vittoria in gara-1 (finita 9-3) ma cede il passo in gara-2 al Piacenza per 6-4 nel corso del 14° inning

"Un po' di emozione per tutti" è il commento del general manager dell'FDS Verona, Luciano Risi. Si torna in campo infatti dopo la promozione dello scorso anno con alcune novità importanti. Forse il più teso è proprio il nuovo manager, il cubano Andres Garcia. E' la prima volta ricopre il ruolo di allenatore in Serie A2. E alla prima uscita rimedia un comunque soddisfacente pareggio contro il Piacenza.
La prima partita si gioca regolarmente alle 15.30 di sabato con un campo reso un po' pesante per la pioggia della notte. La batteria partente del Verona, composta da Pietro Briggi e a ricevere dal giovane Filippo De Boni, inizia bene anche se Briggi viene subito toccato dalle mazze avversarie e nel primo inning i piacentini passano in vantaggio. Ma la FDS Verona ha voglia e coraggio. Reagisce e sorpassa già al primo inning. Apre con una valida Battaglini, Lucas Montalbetti viene colpito e la valida successiva di Ian Corso porta subito il Verona a punto. Il quarto in battuta è Giovanni Bottaro (3 su 4 per lui in Gara-1) che con una volata di sacrificio porta il punto numero 2. Il Verona segna ancora e chiude il primo inning in vantaggio per 3 -1. Alla quarta ripresa il Piacenza accorcia le distanze e al sesto pareggia. La reazione del Verona non si fa attendere e grazie ad un punto al sesto, due al settimo e tre all'ottavo, e chiude gara-1 sul punteggio di 9-3 anche grazie all'ottima prova sul monte di lancio del giovane closer veronese, Davide Bertagna.
Gara 2, sfida dedicata al lanciatore straniero. Gara tiratissima con Verona che schiera Rogrigo Bruera, ottima la sua prima prestazione veneta, seguito da Rocco Tebaldi come rilievo. La partita è dominata dai lanciatori e si arriva al decimo inning ancora sul punteggio di 2 -2. All'undicesimo si applica la nuova regola del "tie-break". Si sceglie il battitore, che si presenta nel box con un out e i due del "line up" sulle basi. Ma nulla di fatto. La situazione evolve solo al 12° inning con il Piacenza che segna ma subito raggiunto dal Verona su un lancio "pazzo". Al tredicesimo inning Veron potrebbe conquistare anche gara-2 ma una linea battuta dal capitano Willy Manzotti viene presa presa al volo ed una successiva battuta dietro il sacchetto di seconda di Filippo De Boni viene raccolta in tuffo dall'esterno centro. Al 14° inning il Piacenza si porta avanti di ben 2 punti e il Verona non riesce nell'impresa di recuperare il divario. Finale: 6-4 per Piacenza.

Informazioni su Marco Micheli 87 Articoli
Nato nel 1980, metà trentino e metà vicentino (ma veronese d'adozione), vive e lavora a Milano dove si occupa della comunicazione nel Sud-Europa per Boston Consulting Group (BCG), la multinazionale della consulenza aziendale. Grande appassionato di tutto ciò che è USA, dallo sport ai "dunkin' donuts", dai grattacieli della East Cost alle spiagge assolate della West. Marco scopre il baseball all´età di 10 anni quando, complice un regalo della madre insegnante, inizia a calpestare lo storico diamante della Polisportiva Praissola sotto la guida del "mitico" Bissa. Gli anni dell´università lo allontanano dalla terra rossa, prima a Feltre e poi a Milano. Ma è con il conseguimento della laurea in Relazioni Pubbliche allo IULM di Milano e il conseguente viaggio-premio a Boston che si ritrova e decide di curare la comunicazione dei Dynos Verona. Due anni favolosi, densi di soddisfazioni e ricordi indimenticabili, impegnato nella promozione del sodalizio scaligero sulla stampa locale e sportiva. Per Baseball.it scrive del "batti e corri" giocato nella sua terra, il Nord-Est, ma non disdegna di "intrufolarsi" anche in questioni a carattere nazionale e internazionale.

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