Mondiali 2005: Cuba resta sempre l'Armata Invincibile

Un'analisi del torneo Mondiale appena conclusosi: strapotere dei caraibici, da applausi gli olandesi, USA indifferenti, brava la Cina

E' calato il sipario sui Mondiali di baseball 2005. Alla KNBSB (la Federazione Olandese) si rallegrano per l'ottima riuscita del torneo che dal 2 al 17 Settembre ha regalato emozioni e sorprese, senza risparmiare lo spettacolo che solo le star nazionali sanno offrire. Un Mondiale che ha confermato la netta supremazia di Cuba, la “distanza” degli Stati Uniti, lo status quo dei latino-americani e degli asiatici, l'esordio impressionante della Cina, il bel passo in avanti della cara vecchia Europa ed il passo indietro dell'Australia, del Sudafrica e Brasile. E la partecipazione a livello continentale sarebbe stata ancora più interessante se ci fosse stata anche l'Italia, con orange ed azzurri tra i migliori team. I due presidenti federali, che hanno avuto lunghi colloqui per promuovere l'interesse verso il baseball europeo, adesso dovranno anche lavorare sodo se vogliono realizzare davvero questo ambizioso progetto.
La finale dei Mondiali e' sfuggita per un soffio all'Olanda, paese che ospitava la manifestazione per la seconda volta. Come nel '98 quando l'Italia venne battuta dalla Corea il penultimo giorno ed eliminata dalla grande finale, stessa cosa è accaduta all' Olanda pochi giorni fa.
Venerdì sera, a Rotterdam, il mound coreano è stato affidato al partente Dae Woo Kim, infortunatosi lievemente prima della partenza da Seul per Amsterdam ma recuperato completamente durante il torneo nelle gare contro Svezia e Panama nel gruppo A. Senza un forte lanciatore disponibile per la semifinale, il manager Jung Taik Kim ha deciso di schierare Dae Woo Kim pronto comunque a sostituirlo in caso di necessita'. Tutto il contrario dell'Olanda che contava su Rob Cordemans, il numero uno in campionato.
That's baseball: gli olandesi, ottimisti dopo la vittoria per 6-2 contro la Corea nel girone eliminatorio, sono stati messi subito sotto pressione con due punti in ognuna delle due prime riprese. 7-0 per Corea grazie anche a due sole valide concesse da Dae Woo Kim, rilevato solo nella nona e conclusiva ripresa.
La “piccola” finale per il bronzo di sabato pomeriggio, rinviata di un ora per il maltempo ma poi giocata sotto un bel sole, ha visto l'Olanda partire subito in attacco ma la volata di Isenia con Duursma e Kingsale in base e 2 eliminati è giunta morbida nel guanto dell'esterno centro, contro il muro del Pim Mulier ad Haarlem. Diversa la musica al secondo con Adriana che prendeva le giuste misure (0-1), un vantaggio però annullato subito da Panama grazie ad un doppio del lead-off Agnoly ed un errore di Legito sulla battuta di Avila: parità, 1-1. Due riprese perfette del partente olandese Patrick Beljaards con Adriana in bella evidenza con 2 punti battuti a casa al terzo, seguito da Kingsale al quarto che facevano infiammare il pubblico. 1-4.
Tutto cio' fino al termine della quinta ripresa, quando Beljaards fino ad allora preciso comincia a perdere controllo. Base per balls per i primi due battitori, poi due singoli di Jaen e Lasso che riportano Panama a 3-4. Eenhoorn chiama sul mound Robin van Doornspeek come rilievo, ma con due basi occupate crolla subito anche lui sotto il singolo di De Leon (4-4), il sacrificio di Agnoly (5-4) e il doppio di Munoz: 7-4. L'Olanda risponde al sesto (7-6), spera al settimo dopo la valida da due basi di Isenia, ma due doppi-giochi difensivi dei panamensi al settimo ed ottavo e due strike-out al nono affondano gli orange: 7-6 e bronzo a Panama, finalista 2003 (battuta dai padroni di casa cubani a L'Avana).
Il match per il podio più alto va in scena allo stadio di Rotterdam: 7.000 spettatori per vedere se Cuba riuscira' a conquistare il suo 25esimo titolo iridato con la Corea all'asciutto da 1982 che cerca il suo secondo mondiale. Inutile un doppio di Enriquez nella prima ripresa e due singoli coreani nella seconda, ma quando Cepeda e Pestano battono valido al quarto per Cuba arriva subito l'1-0. Al quinto Cuba raddoppia, quando il primo lancio del rilievo coreano schizza via dietro il piatto con Gourriel nel box e segna Moreno, lead-off autore di un doppio. Nella settima ripresa Ramirez (pinch runner per Urrutia, in prima base su errore dell'interbase coreano) segna sul singolo di Reyes: 3-0. Nell' ottava ripresa il pubblico numerosissimo applaude tre super lanciatori: il cubano Dany Betancourt che esce dopo 7.1 riprese (4 bvc, 8 so e MVP della finale), rilevato da Pedro Luis Lazo e 24 ore dopo la sua semi finale contro Olanda anche il coreano Dae Woo Kim! Riesce a fermare l'attacco cubano, ma i coreani non reagiscono.
Cuba vince il suo titolo mondiale numero venticinque. La sua supremazia e' netta, ma oggi ancor di più di prima puo' contare su una squadra equilibrata e matura.
Le furie rosse non dipendono più solo dai fuoricampo, ma sono capaci di giocare un baseball corto fatto di singoli, di base rubate, di pazienza e soprattutto sfruttando gli errori commessi dagli avversari.
Cuba cerca sempre e subito il vantaggio ma e' anche capace di aspettare tranquilmente i momenti di stanchezza dei lanciatori. Vittorie di misura: 3-1 contro l'Olanda, 3-0 in finale e 4-1 nel raggruppamento contro la Corea, vittoria più ampia l'11-3 contro gli USA nei quarti di finale. Cuba rimane un rullo compressore, unica squadra del torneo mondiale senza subire neanche una sconfitta.

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E' corrispondente dall'Olanda per Baseball.it e per Mister-Baseball.com. ma segue le vicende del baseball e softball italiano anche per i siti olandesi Honkbalsite.com e Softbalsite.com. In passato, Pim Van Nes ha collaborato con la testata "Tuttobaseball" e con le riviste olandesi "Inside" e "Honkbal en Softbal Nieuws". Nel biennio 1984-1985 ha contribuito all'Enciclopedia del Baseball di Giorgio Gandolfi e Enzo Di Gesù realizzando uno speciale di 5 pagine sulla storia del baseball in Olanda. Tra il 1982 e il 2005, ha svolto la sua attività professionale presso le Ambasciate olandesi di Parigi, Kuwait City, Cairo, Algeri, Rabat, Ankara e Dubai.  

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