La P.O. vince in rimonta

All'ottavo inning sette punti regalano la seconda vittoria contro il Cienfuegos

Cienfuegos (Cuba) – Basta un big inning alla nazionale P.O. di Beppe Massellucci per vincere la quinta partita della serie di amichevoli che si stanno disputanto a Cienfuegos, contro la locale formazione di massima serie cubana. L'9 a 5 conclusivo premia la grande reazione degli azzurri, che nonostante i pesanti carichi di lavoro (al mattino si allenano al campo di gioco dell'albergo) ed il caldo torrido hanno conquistato la seconda vittoria su cinque partite, a fronte di un pareggio e due sconfitte.
L'inizio dei nostri non è dei più incoraggianti. Il partente Luschi, giovane del Livorno, concede una base, a cui fa seguito un errore in terza e due valide che valgono il 2 a 0 dei caraibici, un risultato che poteva essere ancora più pesante se non ci fosse stata una bella eliminazione a casa base, su assistenza di Zileri verso il catcher Carbone. Poi per altri due inning il giovane pitcher chiude bene e senza danni.
Alla prima parte del secondo immediato pareggio della P.O., su triplo di Zileri, doppio di Comelli e singolo di Pinto. Al quarto inning Costantini, non in palla a causa di fastidiosi dolori allo stomaco, concede valida a Rodrigues, quindi un doppio a Cardenas e anche due fortunose battute interne per il 4 a 2. Al sesto un errore, un singolo interno e una rimbalzante che poteva valere il doppio gioco consentono al Cienfuegos di portarsi sul 5 a 2.
Sembrava finita, dicevamo, ma nell'ultimo attacco (la partita si è disputata sulla distanza delle otto riprese) arriva la riscossa azzurra. Ruiz, che sino ad allora aveva zittito le mazze italiane, crolla di schianto e comincia la girandola di punti. Nell'ordine battono valido Baccari, Fuzzi, Origlia (che ha sostituito l'infortunato Carbone), De Santis e Mazzanti. Sul 5 a 5 arriva anche una rimbalzante di Zileri, un errore dell'interbase e quindi il bel triplo di Pinto ed il singolo di Suardi per il 9 a 5, punteggio ben difeso sul monte da Mariani nell'attacco finale del Cienfuegos.
"Sono sempre più sorpreso di come si stanno comportando i ragazzi in campo, molti di loro sono giovanissimi e per la prima volta si confrontano con un livello di gioco simile – ha detto Massellucci – consideriamo anche che si lavora duro e cominciano anche ad affiorare i primi segni di stanchezza. Anche se il risultato ci interessa poco, la soddisfazione di aver vinto e di aver giocato bene altro non è che la dimostrazione della validità di questo progetto".
Oggi, allo stadio "5 de Septiembre" alle 15,30 sesta ed ultima amichevole, a cui farà seguito domani l'ultimo allenamento in campo.

Cienfuegos – Italia P.O. 5-9 (8° inning)
Italia P.O. 020.000.07 = 9 (14 h, 5 e)
Cienfuegos 200.201.00x = 5 (11 h, 1 e)
Italia P.O.: Carbone Dh (0/2) (Benetti 0/1, Origlia 1/1), De Santis 4 (1/4), Mazzanti 5 (2/4), Frezza 3 (0/4), Zileri 7 (1/4), Comelli 8 (2/4), Pinto 9 (3/4), Suardi Dh (1/4), Baccari 2/Dh (1/4), Fuzzi 6 (2/3).
Cienfuegos: Leiva 8 (3/4), Cabrera 4 (0/5), Martinez 9 (1/3), Arias Dh (1/4), Rodrigues 3 (2/4), Alvarez 7 (2/4), Cardenas 5 (1/4), Millan 2 (0/4), Dita 6 (1/4).
Lanciatori: Italia P.O.: Luschi 2,0 rl, 3 bv, 1 b, 1 k; Costantini 1,0 rl, 4 bv, 0 b, 2 k; Brambilla 1,0 rl, 1 bv, 0 b, 0 k; Mariani 3,0 rl, 3 bv, 0 b, 0 k;
Cienfuegos: Aguila 4,0 rl, 4 bv, 0 b, 4 k; Ruiz 4,0 rl, 10 bv, 0 b, 5 k.
Note: 3b: Pinto, Zileri. 2b: Cardenas, Comelli

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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