L’Hotsand Macerata fa il pieno con Nettuno e “vola”

Tre vittorie e unica squadra a punteggio pieno della poule scudetto. A Modena 2 gare ai padroni di casa e 1 al Godo, ma incassi degli incontri tutti destinati alla ricostruzione del “Casadio”

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Un momento della terza partita tra Macerata e Nettuno
© HotsandMacerata

Copertina per l’Hotsand Macerata che non solo batte il Nettuno 1945 tre volte e guida il girone F della poule scudetto, ma è l’unica squadra imbattuta tra tutte quelle che puntano a entrare nei play off che valgono il titolo. Vinto il primo incontro al tie break, in maniera rocambolesca e grazie a un errore difensivo, i marchigiani non si sono fermati e forti di 20 valide in tre partite e un monte di lancio capace di lasciare 29 avversari al piatto nel “trittico”, hanno fatto l’en plein. Chi punta ad arrivare fino in fondo nella massima serie, dovrà inevitabilmente fare i conti con l’Hotsand. Questo dicono le prime due giornate. In gara 1 partita dei lanciatori, 2 valide per parte (Giordani e Scerrato per il 1945, Carrera Lopez e Garcia Pereira per Macerata), si arriva al tie brak e Nettuno segna un punto, Macerata approfitta dell’errore sul bunt e vince 2 a 1. Il lanciatore che mette la firma sull’incontro è Perez Padilla (2 k in 2 riprese) ma prima di lui Metja Flores aveva lasciato al piatto otto avversari in altrettanti inning. Monumentale – anche se non è servito – Liguori del Nettuno con 10 strike out in 8 riprese. Il perdente sarà Paula. Nel secondo incontro (8-1) i cinque punti messi al segno al primo inning spezzano le velleità di Pecci (appena 0,2 riprese e tutti i punti guadagnati) e del Nettuno che batterà solo 3 valide contro le 11 avversarie. Per i tirrenici si salva solo Trinci (1 su 2), tra i marchigiani spiccano Exposito (2 su 2), Garcia e Morresi (2 su 3). Vincente è Quatrini che lancia tutte e 7 le riprese, lasciando sei avversari al piatto. In gara tre (5-1) spicca Morresi nel box con 2 su 3, il Nettuno si deve accontentare del solo homer di Paula. Lanciatore vincente è Correa con 8 k in cinque riprese, la salvezza va a Rodriguez con 4 strike out nelle altre due. Il perdente è Ciarla.

Nella sfida di Modena, invece, la prima cosa da dire è che gli incassi delle tre partite (ingresso a offerta) andranno per intero al Godo per sistemare il  diamante “Casadio” dopo l’alluvione. Un gesto che dice quanto sia grande il cuore del baseball, oltre la rivalità in campo. Escono fuori, comunque, tre bei incontri. Due li vincono i padroni di casa, il terzo va agli ospiti con risultati comunque sempre in bilico. In gara 1 (4-2 per Modena) Comcor in vantaggio con un singolo, un sacrificio e un altro singolo. Il pareggio arriva al quarto con un triplo e un singolo, ma Modena si riporta avanti grazie a un singolo, un colpito e un altro singolo. Al quinto la gara si chiude grazie a un doppio, una base intenzionale, un bunt e un lancio pazzo. Nel box per Godo da segnalare Rodriguez Acosta ( 2 su 2 con un doppio) e Meriggi (1 su 3 e il triplo di cui sopra), per Modena il 2 su di Infante. Vincente Hurmado, salvezza di Calero Gomez, perdente Rodriguez Salas. Fuochi d’artificio in gara 2 che Modena fa sua (8-5) nonostante batta meno (8 valide contro 9) e commetta 4 errori contro 1. Gli ospiti segnano 4 punti al terzo e vengono subito ripresi, tornano in vantaggio al quarto ma al quinto il risultato segna 5 a 5, al sesto la Comcor mette la freccia. Decisivi nel box nei momenti importanti Bonilla e Russo (2 su 4), nel Godo da segnalare il 3 su 3 di Servidei con un triplo e l’1 su 3 con fuoricampo di Rodriguez Acosta. Vincente Soto, perdente Focchi. Cambia la musica nell’ultimo incontro che gli ospiti vincono (4 a 1) battendo 9 valide contro 3 e non commettendo errori, rispetto ai 2 del Modena. Decisivo l’ultimo attacco, quando sull’1 a 1 prima con un bunt valido, poi con una base e un doppio chiude la gara. Vincente Piumatti che lancia tutte e 7 le riprese, stavolta Calero Gomez perde l’incontro.