Academy of Nettuno, parola a Leo Mazzanti

Leonardo Mazzanti a tutto campo sull'Academy of Nettuno Baseball, sul movimento nazionale e locale

Il lavoro dell'Academy of Nettuno Baseball prosegue in maniera serrata. A parlare dei progressi dei ragazzi e degli allenamenti delle squadre dell'Accademia è Leonardo Mazzanti che traccia la via per il futuro dell'attività. "Dopo gli ottimi successi dello scorso anno – ha detto Mazzanti – contiamo di ripeterci in questa nuova stagione che andremo ad affrontare. Il trend è positivo in tutti i sensi, con una crescita graduale della nostra organizzazione e dei nostri ragazzi. Cercheremo di ottenere il meglio in ogni competizione, con le squadre iscritte a vari campionati, che dalle otto previste potrebbero diventare addirittura dieci, infatti abbiamo continue richieste di adesioni e siamo arrivati alla bella cifra di centotrenta iscritti ai nostri corsi. Incrociamo le dita e ci prepariamo al meglio per questo 2016".
Un progetto ormai consolidato che mette al centro i giovani giocatori di Nettuno. "Tra i tanti aspetti positivi che proponiamo in Accademia – prosegue Mazzanti – credo che la qualità sia il nostro marchio di fabbrica. Io e Roberto De Franceschi, come ex giocatori, puntiamo molto sul livello tecnico da offrire ai ragazzi sul campo, inculcando la nostra mentalità nettunese basata su: lavoro, sacrificio, carattere. In sintesi, facciamo lo sport, quello vero, così come lo abbiamo vissuto noi nel corso delle nostre carriere, con i successi e le delusioni, che ti fortificano e ti fanno migliorare. Ci stiamo confrontando con altre realtà nazionali e internazionali, perché il nostro obiettivo è far crescere il baseball, in rapporto alle esigenze attuali dei giovani, e credo che ci stiamo riuscendo".
Un progetto che richiede anche molti sacrifici: di tempo, di fatica e di denaro. "Le aziende che ci seguono – spiega Mazzanti – sono gestite soprattutto da appassionati del baseball, che sono attratti dal movimento giovanile per la sua dimensione sportiva più pura. Poi c'è anche qualcuno che non conosce la nostra disciplina, ma ci aiuta semplicemente perché crede nei valori delle associazioni come la nostra, che oltre a fare sport sono un importante punto di aggregazione sociale per i giovani. Infine ci sono anche delle entità che si sono disamorate del calcio e decidono di puntare sui cosiddetti sport minori. Noi, sui giornali e sul web, stiamo investendo molto per dare visibilità alle nostre attività e ai nostri partner, ma è sempre molto difficile convincere un azienda ad investire nel baseball".
Da grande esperto e professionista del mondo del baseball italiano, Leonardo Mazzanti dice la sua anche sullo stato del movimento sia a livello nazionale che locale. "A mio parere siamo in una situazione di stallo – dichiara Mazzanti – Si dovrebbe puntare molto di più sulle esigenze delle società e sulla loro crescita. Purtroppo la situazione economica italiana ci sta penalizzando molto, ed è difficile riuscire a trovare delle soluzioni appropriate. Dal punto di vista tecnico c'è necessità di giocare molto di più, per poter crescere, però non ci sono le coperture finanziarie per gestire questa formula. È tutto molto complicato, purtroppo. A Nettuno, nonostante la storia, la tradizione e la grande passione, siamo stati coinvolti anche noi in questa crisi generalizzata. Per fortuna adesso sembra che ci sia stata un'inversione di tendenza, e speriamo che il nostro movimento torni ai suoi livelli di eccellenza, giocando con il cuore e per la maglia. Dobbiamo mantenere e continuare a trasmettere questa mentalità, che è sempre stata la nostra arma vincente".
Mazzanti era stato scelto per guidare il Città di Nettuno in Ibl da dirigente, poi il divorzio e la fusione col Nettuno Baseball City. "Ormai è una storia superata – assicura Mazzanti – È stata una bella sensazione, e spero un giorno di poter riprendere da dove ho lasciato. Purtroppo non c'è stata la possibilità di lavorare serenamente, ed ho preferito fare un passo indietro. Era un momento molto contradditorio del baseball nettunese, ora spero si possa crescere con sani principi, per il bene comune di questa squadra e di questa città. Auguro il meglio a tutti". Ora il pensiero di Mazzanti è rivolto solo all'Academy "Lavoriamo con passione, con tutte le persone che stanno condividendo i nostri programmi. Crescendo insieme ai nostri ragazzi. Vogliamo che l'Academy Nettuno Baseball diventi il trampolino di lancio verso i loro sogni". Conclude Mazzanti.

 

 

 

Informazioni su Davide Bartolotta 213 Articoli
Nato ad Anzio (Roma) il 9 aprile 1988, ha sempre vissuto nella vicina Nettuno. A 6 anni ha cominciato a giocare a calcio, ma essendo della “città del baseball” non poteva che appassionarsi a questo sport. E' iscritto all'ordine dei giornalisti nell'albo dei pubblicisti. Da spettatore ha seguito il baseball fino al giugno del 2008, quando ha iniziato una collaborazione con “Il Granchio”, settimanale d’informazione di Anzio e Nettuno, di cui è diventato dal 2010 redattore e redattore web, che gli ha permesso di vivere questo sport da un altro punto di vista. Nel primo anno di attività giornalistica ha avuto modo di seguire diversi eventi internazionali tra cui le Final Four dell’European Cup a Barcellona (settembre), oltre che a coprire regolarmente la serie A2 ed in particolare le gare del Nettuno2. La sua più grande aspirazione è quella di contribuire, anche se in una minima parte, a far crescere in Italia la considerazione per questo sport, e magari un giorno poterlo raccontare collaborando con testate nazionali. Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Nelle stagioni 2011 e 2012 ha svolto il ruolo di addetto stampa per la Danesi Nettuno Bc. E' giornalista presso il gruppo editoriale DComunication dove ricopre il ruolo di redattore web per il quotidiano online di Anzio e Nettuno www.ilclandestinogiornale.it e cura la parte giornalistica dell'emittente televisiva regionale (Lazio) YoungTv dove cura una rubrica sportiva. Dall'agosto 2015 collabora con l'Agenzia di Stampa InfoPress realizzando servizi e contributi per Il Corriere dello Sport seguendo lo sport locale e le squadre in trasferta all'Olimpico di Roma per le partite del campionato di serie A di calcio. Gli piace la musica rock e adora guardare film... è arrivato ad un picco massimo di cinque in una giornata.

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