Bollate-Grosseto, nuovamente di fronte 25 anni dopo

Da sabato si affronteranno in Lombardia per lo scudetto di serie A federale. I maremmani di Carlo del Santo, che non avranno Giovannini, sono alla seconda finale consecutiva. I numeri della sfida e le probabili stelle

Si rinnova sabato prossimo, in Lombardia, il duello tra Bollate e Grosseto, a distanza di un quarto di secolo. Nel 1990 le due formazioni si affrontarono nella fase d’intergirone della serie A1 (l’attuale IBl), dal prossimo fine settimana si contenderanno lo scudetto della serie A federale. Venticinque anni fa il Mamoli Bbc di Vic Luciani vinse tre volte ma stavolta il pronostico è più difficile. Entrambe le squadre hanno vinto il girone della regular season e hanno superato le due fasi dei playoff in maniera autorevole

I biancorossi del presidente Bruno Bertani si sono guadagnati un  posto in finale con due shutout sul campo del Collecchio, che si è aggiudicata la prima gara della serie; i maremmani di Carlo Del Santo hanno invece piegato in tra gare il Tonno Insuperabile Foggia, rischiando solamente nella parte centrale di garauno e gara3.

La formazione lombarda allenata da David Sheldon, che giocò in Maremma nel 1996, mettendo anche a segno un cycle contro il Caserta, ha vinto il girone A con otto sconfitte, poi ha piegato nel primo turno dei playoff Ronchi dei Legionari (la finalista 2014) e il Cus Brescia, perdendo la prima partita. Sgnaolin e compagni si sono imposti nel girone C con sette sconfitte (una a tavolino) e poi hanno avuto la meglio di Imola e Athletics Bologna.

I NUMERI – Il duello appare anche statisticamente equilibrato. L’Enegan Grosseto ha dominato la regular season in attacco, con una media di 304 (Bollate a 258), battendo meno degli avversari nella post season (248 a 251). Sul monte di lancio i lombardi sono stati migliori sia nella prima fase (2.00 a 2.75) che nei playoff (1.17 a 1.52). Nettamente migliore la difesa grossetana con 47 errori totali contro 62.

LE STELLE – Il Bollate ha avuto in Guadagnino (400 nei playoff) e Armigliati le mazze migliori, sempre sopra i 300 di media, anche se Bryan Sheldon e Riva sono discreti battitori, mentre nel Grosseto si sono distinti Giovannini (leader di squadra nelle due fasi con 394 e 389), Sgnaolin (scatenato nei playoff a 389, con 7 punti battuti a casa ed un fuoricampo in gara3 con Foggia), Bindi, Cavallini e il giovane Ramirez (30pbc nella regular season). Lo scudetto 2015 si deciderà comunque sul monte. Sulla collinetta la stella del Bollate è l’italovenezuelano Pedro Orta, 33 anni, dal 2003 in Italia: ha indossato due volte la maglia della nazione ed ha giocato in Ibl con Modena, San Marino, Parma e Novara. Quest’anno ha vinto dodici incontri, con 120 eliminazioni al piatto. Il rilievo di gara1 potrebbe essere Brian Sheldon, figlio di David, che come il padre dà una mano sia in attacco che sul monte.

Nella seconda partita Bollate dovrà scegliere tra Mario Di Taddeo, ex Avigliana e Novara, vincitore a Collecchio con una two-hit, e Michael Garcia Diaz.

L’Enegan, che dovrà rinunciare al ricevitore Antonio Giovannini (miglior battitore di squadra sia nella regular season che nel playoff), per conquistare il secondo scudetto consecutivo (prima di chiedere il rientro in Ibl) cercherà di portare via dalla Lombardia almeno una vittoria: il manager Carlo Del Santo proporrà la rotazione migliore con Junior Perez e Angel Marquez partenti, due pitcher che sono un lusso per la seconda divisione. Il venezuelano (ha messo insieme nove vittorie ed ha una media pgl di 0,52 e 0,90 con 149 strike out), tra l’altro, ha avuto una settimana in più di riposo, visto che i compagni hanno chiuso i conti con Foggia in tre incontri e ha il morale alle stelle per la nascita della primogenita Loren Isabella. Grosseto ha altre frecce: Tua, Mega (2 vittorie nei playoff), Costa, Pancellini e soprattutto Mazzocchi.

Informazioni su Maurizio Caldarelli 460 Articoli
Giornalista del quotidiano "Il Tirreno" di Grosseto, collabora anche con la Gazzetta dello Sport.

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