Il baseball, che spettacolo straordinario

Risale a oltre 20 anni fa la mia prima partita, era la finale degli Europei, non riuscivo a staccare gli occhi dal campo. Ma fu un match dei Blue Jays al Rogers Centre di Toronto a segnarmi definitivamente. Poi venne la Major su Telepiù, la RAI…

La prima volta in assoluto che ho visto una partita di baseball fu la finale degli Europei del 1991 quando l'Italia sconfisse l'Olanda. Allora la Rai non trasmetteva molto baseball e quella volta rimasi incollato allo schermo grazie alla bravura di un gruppo di giocatori fantastici e solo in seguito scoprì che avevano fatto la storia di questo sport. Ci capivo poco, lo confesso, eppure non riuscivo a staccare gli occhi da quel campo dove gli atleti a volte rimanevano fermi per poi all'improvviso mettersi a correre tra le grida della folla.
Pensavo che non avrei più avuto modo di assistere a una partita, invece, solo un anno dopo ero seduto al Roger Centre di Toronto. Allo Skydome erano di scena i Blue Jays e io, come inviato di "Tuttosport" al seguito della Lazio calcio in tourneè in Canada, fui invitato a assistere alla partita. Uno spettacolo che mi segnò in maniera definitiva. Capivo in quel momento l'entusiasmo di Filippo Fantasia quando veniva a portare in redazione i pezzi con i risultati del campionato italiano e mi parlava a lungo delle bellezze di questo sport.
Tornato in Italia cominciai a seguire la MLB su Telepiù ovviamente con una passione particolare per Guzman (un lanciatore di colore dalla palla pesante) e compagni. Non certo per il mio tifo, ma i Blue Jays vinsero le World Series e io da allora non ho più perso un appuntamento televisivo di baseball.
Quando in RAI ci fu da sostituire Marco Lucchini nel narrare il batti e corri nostrano, la scelta cadde su di me proprio perché raccontavo sempre a tutti le ore piccole fatte per guardare i mostri della Major League. Con un maestro come Giancarlo Mangini, che non finirò mai di ringraziare, ho scoperto trucchi e segreti che mi hanno ulteriormente introdotto in un gioco che solo chi non conosce non può capirne la bellezza. Oggi non mi sento un esperto, probabilmente non lo sarò mai, ma sicuramente riesco a godere al massimo di uno spettacolo straordinario. E che durante l'inverno mi manca da impazzire.

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