"Sono nettunese e voglio riprendere da dove ho lasciato, cioè dalla finale scudetto". Ruggero Bagialemani è tornato a sedersi sulla panchina del Nettuno, determinato più che mai su quello che vorrà e dovrà fare. Ed è pienamente consapevole che l'arma in più del Nettuno saranno gli italiani: "Avremo un diamante tricolore. Renato Imperiali avrà una grandissima responsabilità e mi aspetto moltissimo da lui. Ci sarà Schiavetti come utility interno, Caradonna in seconda base e Mazzanti in terza che ormai è una garanzia a livello europeo".
Occhio di riguardo ai giovani della IBL2. "Possiamo essere una squadra forte se i giovani si confermeranno e possiamo essere anche la squadra del futuro con gli altri giovani che stanno crescendo e che nel presente possono essere di stimolo per i titolari". Un Nettuno quello del 2011 ad immagine e somiglianza del suo tecnico. Cuore e grinta, come il mitico Nettuno degli anni '90. "Voglio tornare a vincere subito. Questa squadra deve ritrovare la mentalità vincente e la consapevolezza nella sua forza. Voglio che gli avversari quando arrivano non vengano a vedere il Borgo medievale e Torre Astura, perché affronteranno una squadra che non regala niente e per vincere dovranno dare il 110{e92f7119cf27f681475e0fb32147fa37ebef122d9b0b20a7498ccaa4d87ca53c}. Anche gli stranieri devono adattarsi ai nostri modi, alla nostra cultura e alla storia del Nettuno e se non capiscono dobbiamo essere bravi ad insegnarglielo. Dobbiamo ritrovare la grinta che ci ha contraddistinto dalla nascita del baseball ad oggi".
Commenta per primo