La T&A San Marino cala il tris

I campioni d'Italia chiudono il roster ingaggiando l'ex-nettunese Carlos Duran, il rilievo venezuelano Luis Ramirez e il catcher della nazionale antillana, Randolph Kirindongo

La T&A cala un tris d'assi e definisce il suo roster per la stagione 2009. La società campione d'Italia ha infatti ufficializzato due stranieri e un comunitario con i quali chiude di fatto il suo mercato. Entrambi i giocatori stranieri sono di provenienza venezuelana ma uno è ben noto agli appassionati di baseball italiani visto che risponde al nome di Carlos Duran, l'ex esterno centro della Danesi Nettuno che proprio nell'ultima finale scudetto aveva conteso il titolo ai suoi nuovi compagni di squadra. Dopo una regular season balbettante (233 di media battuta e 17 pbc), il ventiseienne mancino di Barquisimeto era esploso proprio nel round robin e nella finale play-off risultando una delle armi in più per la squadra di Bagialemani, poi arresasi alla settima partita davanti a una super T&A. Dotato di buone gambe, Duran avrà il compito di sostituire James Buccheri sia in difesa nel ruolo di esterno centro che nella più che probabile veste di lead-off del line-up sammarinese.

La seconda novità riguarda invece il monte di lancio di garauno, dove ad affiancare il confermato Horacio Estrada non ci saranno più né Figueroa né Looney bensì il connazionale Luis Ramirez. Ventisette anni il prossimo 9 giugno, il destro venezuelano nativo di Barcelona fungerà da rilievo anche se in passato ha già ricoperto il ruolo di partente (nel 2005 e 2005 con il Singolo A dei Baltimore Orioles). Ramirez è reduce dalla Lega Venezuelana ma nel 2007 era riuscito a fare il suo esordio in Triplo A giocando la sua unica partita con la casacca dei Sacramento River Cats (organizzazione Oakland Athletics): 3.1 riprese lanciate con 2 punti subiti, 7 valide, 1 base e 4 strike-out. Sempre nel 2007 Ramirez aveva militato nel Doppio A di Oakland lanciando 67.1 (4v-6p) con 5,21 di media pgl, 23 basi e 50 strike-out.

L'ultimo dei tre nuovi acquisti è invece Randolph Kirindongo, ricevitore della nazionale antillana, nato il 27 giugno 1985. Kirindongo prenderà di fatto il posto di Matamoros e si alternerà con Albanese dietro al piatto di casa base, in attesa poi dell'arrivo anche di Vincent Parisi previsto per fine maggio. Kirindongo raggiunge sul Titano i compagni di nazionale Jansen e Gregorius (in possesso del passaporto olandese è infatti tesserabile come comunitario).

 

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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