Si sono chiuse alle 16 e 50, un'ora e quaranta minuti dopo l'inizio, le operazioni di voto dell'assemblea della Fibs.
Per la carica di presidente, l'urna è stata trasportata direttamente all'interno della Sala America dell'Hotel Summit di Roma e scrutinata manualmente davanti a tutti i delegati.
Sin dalle prime battute si è capito che tra Pasquale Donato, a capo della cordata “Patti Chiari”, e il presidente uscente Riccardo Fraccari, non c'era praticamente partita. Il risultato alla fine vede la vittoria e la riconferma dell'attuale numero uno della Fibs con una larghissima maggioranza, quasi un plebiscito che ha raggiunto la percentuale vicinissima al 75 per cento rispetto ai 2.421 voti complessivi che la seduta poteva esprimere, ottenuti sommando le schede da 7 voti che aveva a disposizione ciascuna società, da 2 voti degli atleti e da 1 voto dei tecnici. La percentuale dei tre-quarti dei voti andati a Fraccari si sono più o meno confermate anche rispetto agli orientamenti per quanto concerne per l'appunto società, atleti e tecnici.
Riccardo Fraccari – voti 1754 (198 schede da 7 voti, 109 da 2 v, 150 da 1 v) – perc. 74,1%
Pasquale Donato – voti 605 (71 schede da 7 voti, 32 da 2 v, 44 da 1 v) – perc. 25,6%
Ballari Guido – voti 7 (1 scheda da 7 voti) – perc. 0,3%
schede bianche – 4
schede nulle – 4
“Ringrazio per la fiducia che mi è stata dimostrata, e ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a questo successo perché non si vince da soli. Citando Brecht, non ci sono vincitori o vinti ma solo sconfitti. Mi auguro che il movimento non debba affrontare più guerre. E parlando ancora di oggi, il baseball italiano ha scelto la concretezza rispetto alle bugie di dubbie avventure. L'esito della votazione non ha tolto al baseball e al softball italiano la possibilità di sognare“, ha detto il riconfermato presidente a caldo.
Al termine dello scutinio per il presidente, alle 17,50, si è proceduto alla votazione dei componenti il Consiglio Federale, il cui spoglio sarà effettuato tramite un meccanismo elettronico.
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