T&A, un bilancio come da programma.

Salvezza anticipata e Campionato a parimerito con la blasonata Cantine Ceci Parma. Di più non si poteva oggettivamente pretentedere.

La stagione 2002 della T&A San Marino la definirei di “transizione”.
Partita come una delle formazioni in lotta per la salvezza, è riuscita a raggiungere l'obiettivo con un buon anticipo e addirittura arrivare a parimerito con il Cantine Ceci che, perlomeno storicamente, doveva entrare nella lotta per i Play Off.
Solamente la classifica avulsa relega la formazione allenata da Doriano Bindi in 7° posizione.
Partita molto lentamente e con una formazione tutt'altro che completa, la T&A ha concluso in crescendo svolgendo al meglio quello che si potrebbe definire “il compitino”.
Ad analizzare la Regular Season dei “Titani” si può infatti osservare che, pur avendo sempre subito dalle formazioni in lotta per i Play Off (il miglior risultato è quello ottenuto con i Campioni d'Italia della Telemarket Rimini con 2 vittorie su 6 incontri), non ha mai sostanzialmente deluso contro i diretti avversari in coda.
3 a 3 con il Colavita Anzio, 5 a 1 contro la Faliero Sarti Firenze e la Palfinger Reggio Emilia e infine 3 a 3 contro il Cantine Ceci Parma.
Formata da un monte di lancio non proprio stratosferico ma perlomeno numeroso, ha ottenuto buoni risultati dalla coppia straniera Montanè/Ono (10 vittorie in totale) ed ha espresso qualche individualità offensiva di tutto rispetto con il trio Constantino, Rovinelli e Parisi oltre i 300 di media battuta.
Ecco perchè mi permetto di parlare di anno di transizione.
Se i sanamrinesi riusciranno a confermare il nocciolo duro della formazione 2002 rimpinguandola con qualche elemento di un certo spessore si corre il rischio di vederli protagonisti nel prossimo Campionato.
Certo non è facile soprattutto per una squadra che utilizza diversi giocatori residenti all'estero e che deve fare leva sui prestiti delle altre società.
Il General Manager Massimiliano Carlini lo sa bene ma ci tiene lo stesso ad essere fiducioso.
Siamo contenti di questo Campionato, abbiamo raggiunto tranquillamente la salvezza e stiamo già lavorando per il 2003. Noi vorremmo confermare quasi tutti ma ci sono molte situazioni da mettere a posto. Siamo anche alla ricerca di un buon esterno che ci dia tranquillità difensiva in quella zona del campo e un eventuale rimpiazzo dietro al piatto di casa base nel caso in cui non riuscissimo a tenere Parisi (in prestito dal Cantine Ceci ndr). Inoltre, con qualche rinforzo consistente sul monte crediamo si possa fare un buon salto in avanti“.
Non c'è invece nullo di deciso per la pattuglia straniera.
Ono ha dimostrato di avere avuto un grosso giovamento dall'arrivo di Montanè (quello che Carlini definisce il 10° uomo in campo per lo spirito positivo che ha saputo portare in panchina) mentre Minami non ha strabiliato in attacco pur difendendo ottimamente i ruoli di interbase e seconda base.
Non è comunque da escludere l'utilizzo per il secondo anno del doppio pitcher straniero.
Oltre al ritorno di Montanè, Carlini punta su Martignoni che ha passato una stagione travagliata e ha comunque portato a casa 3 vittorie utilissime per la causa mentre si stanno già contattando alcuni lanciatori italiani.
A sentire Carlini sembra tutto fermo il discorso campo interno.
99 errori difensivi (terza peggior prestazione 2003) non sono pochi e se si vuole fare il salto di qualità sarà necessario trovare alternative ma logicamente è molto presto per fare questo tipo di discorsi.

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