La Danesi travolge la Faliero Sarti a suon di valide (13-5)

Venti hit per i tirrenici, due homer di Tovar ed uno di De los Santos

A suon di valide, addirittura venti in otto turni di attacco, la Danesi Nettuno travolge il Faliero Sarti Firenze in garauno della prima di ritorno. Protagonisti ancora una volta i due stranieri della formazione tirrenica, De los Santos che al primo inning spediva la pallina oltre la recinzione per il 2 a 0, ed il seconda base Edgar Tovar, che invece di home run ne ha messi a segno due, il primo alla quinta ripresa da due punti, il secondo da un punto in apertura di sesto attacco.
La partita è rimasta viva sino al quinto inning, con gli ospiti capaci di rimanere vivi grazie al quarto homer della partita, quello di Osella del secondo, che metteva il parziale sul 2 a 1. Al terzo ci pensava ancora De los Santos con un singolo a portare a casa il punto del 3 a 1 con Schiavetti in base. Quarto attacco ed altre due segnature Danesi, merito delle valide di Leo Mazzanti, di Frezza e del doppio di Patrone. Al quinto il calo di Acosta, il partente dei toscani, è verticale e con cinque segnature il match praticamente termina lì.
Danesi che in attacco conferma quanto di buono già si è visto contro il Colavita, Vasquez senza impressionare colleziona 6 strike out, nove valide al passivo e 3 basi in sette riprese complete. Chiusura affidata a Mauro Salciccia prima, e a Colaceci poi.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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