Cuba, splendido trionfo

La seleccion batte la Corea (2-1) in finale grazie alle prodezze delle sue star

Cuba completa un'annata trionfale del suo baseball vincendo per 2-1 la finale della “Coppa Intercontinentale” contro la Corea. Gli asiatici sono stati avversari degnissimi di una finale da ricordare. A fare la differenza a favore di Cuba sono state le prodezze individuali delle super star caraibiche.

Un buon pubblico fa da contorno alla gara per il titolo, anche se lo stadio “Latinoamericano” è lontano dal tutto esaurito. Dopo la pioggia della mattinata il campo appare pesante nella zona degli esterni, dove per rimuovere il fango una parte del prato è stata letteralmente arata, ma in perfette condizioni in diamante. La Corea, che il sorteggio ha indicato come squadra di casa, affida la palla del partente al 'sottomarino' Tae Hyon Chong, professionista in patria con SK, un destro che parte direttamente dalla posizione fissa anche senza uomini in base. Lo scopo è nascondere ancora di più la palla ai cubani. La 'seleccion' risponde come previsto con l'asso Josè Ibar. Un italiano in campo c'è: è Pier Franco Leone, che è stato designato come arbitro di terza base.
La prima valida è della Corea. La ottiene il prima base Won Jin Jiang, già match winner della semifinale contro Panama. Ma il suo singolo resta al primo inning un episodio isolato.
Cuba risponde al secondo con il designato Canizares, che fa partire una linea terrificante verso la terza e ottiene un doppio in piedi. La rimbalzante di Duenas a destra lo porta in terza, ma la ripresa si chiude con l'eliminazione al piatto di Casanas.
Alla fine del secondo inning l'attenzione della tribuna stampa è attratta da una mini invasione di tifosi ritardatari, che vanno ad occupare anche le tribune dietro gli esterni.
Al terzo l'esterno centro coreano Jin Young Lee, pro con SK, strozza in gola l'urlo al pubblico cubano con una strepitosa corsa all'indietro e una gran presa al volo sulla secca legnata di Yasser Gomez. Al ritorno nel dug out il “Latinoamericano” gli tributa una 'standing ovation'.
Il catcher In Kwon Kang apre il terzo attacco coreano con un singolo a sinistra. Min Jae Kim, dopo aver fallito il bunt, finisce al piatto. La Corea cambia strategia e opta per il batti e corri. Il prima base di Cuba Morales tocca però la rimbalzante di Keun Woo Jeung col guanto e In Kwon si deve fermare in seconda. Sulla rimbalzante di Won Jin, che vale il secondo out, i corridori avanzano di una base. La panchina di Cuba parla con Ibar. Alla ripresa, dopo essere arrivato sul conto di 2 a 2, Jin Young batte una debole rimbalzante su Morales che chiude l'inning.

La Corea sblocca la situazione al quarto. Il terza base Bum Ho Lee incoccia una palla dritta interna di Ibar e la parcheggia sulle tribune dietro l'esterno centro. Dopo il singolo di Jong Bum Chae, quinta valida della serata, la partita di Ibar finisce e Cuba gioca la carta Maels Rodriguez. 'Mister 100 miglia all'ora' soffre di problemi alla schiena e nella seconda fase della Coppa ha lanciato solo per 3.2 inning. Il suo inizio comunque è incoraggiante. In Kwon non lo vede letteralmente e finisce al piatto.
Al cambio campo, con 2 out, Casanas ottiene la seconda valida cubana e nel bull pen della Corea inizia il movimento. Alla successiva valida di Pestano, una gran linea che l'interbase Min Jae riesce solo a fermare, la panchina asiatica visita Tae Hyon. Alla ripresa, con il pubblico in delirio, Min Jae compie però un vero e proprio capolavoro, raccogliendo la battuta di Yasser Gomez nel buco ed eliminando in seconda Pestano con un tiro perfetto.
Con un out al sesto, il seconda base coreano Hyun Seung Park finisce con l'ostacolare l'esterno destro Ji Man Song sun un debole pop di Enriquez. Ne scaturisce la quarta valida cubana. Cepeda è comunque il secondo out al volo e sulla rimbalzante di Morales si chiude la ripresa. Cuba, come già accaduto a Panama in semifinale, non si ritrova contro i cambi di ritmo di un 'sottomarino'.
Dall'altra parte contro Maels Rodriguez, che pure non dà sfoggio di tutta la sua celebrata potenza, la Corea appare impotente.

Al settimo Cuba ribalta la situazione. Canizares apre l'inning col secondo doppio della sua partita. La palla scavalca l'esterno destro Bum Ho, ma il non velocissimo designato cubano è costretto ad un tuffo in avanti per arrivare salvo in seconda. Con Duenas in battuta, il pubblico è tutto in piedi e rappresenta uno spettacolo nello spettacolo. Dopo aver capito che Cuba non giocherà per il bunt, prima e terza base coreani tornano in posizione canonica. Altro che bunt: Duenas manda il terzo lancio di Tae Hyun addirittura fuori dallo stadio a sinistra. Pauroso. Il pubblico esplode mentre il seconda base di casa completa il giro delle basi, condendo la sua corsa con un personalissimo show gestuale. La partita di Tae Hyun finisce qui e in pedana sale Jung Kil Ma, che chiude l'inning senza problemi. Cuba è comunque in vantaggio.
Al cambio campo Velez rafforza la difesa. Duvergel entra al posto di Casanas e si schiera all'esterno centro, mentre Yasser Gomez si sposta a destra. Maels apre concedendo 3 ball a Hyun Seung Park. Jong Bum Chae non gioca, come tutto lo stadio si attenderebbe, per il bunt. Con 2 ball e 2 strike invece Hyun Seung ruba la seconda. Maels ha problemi di controllo e passa in base anche Jong Bum. La sua partita finisce qui e dal bull pen emerge Pedro Lazo. Tra la difesa cubana e Hyun Seung, che corre in seconda, inizia una vera guerra di nervi. Sul secondo lancio di Lazo, In Kwon Kang appoggia un bunt lungo la linea di foul a sinistra. Michel Enriquez lo valuta foul, ma la palla si ferma beffarda sulla linea. A basi piene e zero fuori Min Jae Kim tocca duro. Sembra fatta, ma Michel Enriquez compie una prodezza: in tuffo ferma la palla, si rialza e ottiene l'out forzato a casa. Per la panchina di Cuba è comunque il momento di parlare con Lazo. Dopo la visita, il gigante di colore si beve letteralmente al piatto Keun woo Jeong e la ripresa si chiude con un altra gran giocata di Michel Enriquez, che cattura al volo una difficile volata in foul di Won Jin Jang.
La gara non è finita e Cuba cerca di mettere pressione. Paret apre la terza con un drag bunt che beffa il lanciatore Jung Kil, che scivola al momento di raccogliere la palla. Michel Enriquez, accolto da un'ovazione mentre entra nel box, lo fa avanzare con un sacrificio. La Corea decide, abbastanza curiosamente, di affrontare il destro Cepeda con il mancino Hei Chun Lee, che da parte sua è uno dei migliori rilievi della lega pro coreana. Hei Chun passa in base Cepeda dopo aver inutilmente cercato di metterlo al piatto con una palla ad effetto esterna che pare una 'screw ball'. Al piatto finisce invece Morales. Per affrontare Canizares, autore di 2 doppi, la Corea rileva Hei Chun con Ki Pyo Kim, il partente della semifinale contro Panama. Con il conto di 1 ball e 2 strike su Canizares, Ki Pyo consente con un lancio pazzo ai corridori di avanzare. Poi il giovane 'sottomarino' mette al piatto Canizares con una fiammata all'altezza del mento che il designato di Cuba gira a vuoto.
Lazo domina all'ottavo la parte centrale del line up coreano a suon di slider da 85 miglia all'ora, contro i quali gli asiatici possono poco.

Al nono Ki Pyo esce dopo aver eliminato Duenas. Il quarto lanciatore coreano della serata è il mancino Hyun Seung Lee. La base per ball a Duvergel è l'unico atto della sua partita. In pedana sale Byung Yong Chei. Sul primo lancio Duvergel ruba la seconda e avanza in terza sull'errore di tiro del catcher. Con l'esterno centro che cincischia, Duvergel tenta il colpaccio, ma il braccio di Jin Young lo fredda a casa, nonostante una scivolata criminale. La ripresa si chiude sulla volata a destra di Pestano. Con i se e i ma non si gioca a baseball, ma l'azzardo di Duvergel a questo punto appare evidente: sulla battuta dalla terza avrebbe tranquillamente segnato.
Ma il 2-1 basta a Cuba per vincere. Lazo domina ancora una volta i battitori della Corea e la battuta sul prima base del pinch hitter In Hwan Koo, il cui turno in battuta è seguito da tutto il pubblico in piedi, chiude la partita.


CUBA 0 0 0 0 0 0 2 0 0 = 2
COREA 0 0 0 1 0 0 0 0 0 = 1
note: battute valide Corea 6, Cuba 7; errori Corea 1, Cuba 0.
Fuoricampo: Bum Ho Lee (4°, 1p.), Duenas (7°, 2p.)
Lanciatore vincente Maels Rodriguez (salvezza Lazo), lanciatore perdente Tae Hyon Chong

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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