Un anno fa, Larry Bowa era il coach di terza base dei Mariners, allenati da Lou Piniella.
12 mesi dopo, a Piniella e Bowa sono stati assegnati i premi di manager dell’anno, al primo per aver condotto Seattle ad una stagione da record nella AMERICAN LEAGUE, al secondo per aver portato i Phillies sulla soglia dei playoffs nella NATIONAL LEAGUE.
Piniella, 58 anni, si è classificato primo in 22 delle 28 classifiche stilate dai giornalisti della Baseball Writers Association of America, ottenendo il premio per la seconda volta dopo il riconoscimento del 1995; i Mariners hanno chiuso la stagione regolare con 116 vittorie e 46 sconfitte, migliorando il record di successi in una stagione nella AL, che apparteneva agli Yankees del 1998 con 114. Proprio New York ha eliminato Seattle nella finale di lega.
‘L’unico problema quando si ha un tale vantaggio è che si rischia di rilassarsi, e di entrare in una spirale negativa-ha detto Piniella-il mio staff e i miei giocatori hanno fatto di tutto perché ciò non succedesse. Abbiamo vinto così tante gare…spero che l’anno prossimo quando cominceremo lo spring training la gente non si aspetterà che lo rifaremo. Piniella ha parlato anche del suo ex assistente, Bowa: ‘Sapevo che conosceva bene il baseball, e ho visto che aveva buone doti di leader; l’anno scorso ha un certo punto gli ho anche detto ‘dovresti pensare a tornare a fare il manager nelle Majors, non dovresti accontentarti di essere un coach di terza base’.
Bowa, 55 anni, era stato licenziato da San Diego dopo una stagione e mezzo nel 1988; nelle votazioni di ieri ha ottenuto 18 primi posti su 32 disponibili. ‘Ho l’intensità giusta, e ho imparato anche a trattenermi un po’, meglio che in passato. Sono sempre molto intenso, comunque, questo è certo-ha detto Bowa-c’è stato un momento durante questa stagione in cui forse ho esagerato, e in quei casi bisogna tirare un po’ il freno. Anche Piniella è d’accordo: ‘Sono arrivato alla conclusione che un manager non può essere più intenso della sua squadra. Deve trovare il livello di intensità dei suoi giocatori, e rimanere intorno a quello, meglio se leggermente sotto.
Secondi nelle votazioni si sono classificati Art Howe di Oakland e Jim Tracy dei Dodgers.
Nel frattempo, problemi legali per un’altra stella delle Majors. Dopo l’arresto di Josè Canseco, che abbiamo riportato ieri, mercoledì l’ex MVP della NL Ken Caminiti è finito in carcere con l’accusa di possesso di sostanze stupefacenti. Nella stanza di albergo del 38enne Caminiti, a Houston, sono stati trovati circa 28 grammi di crack; il giocatore, che l’anno scorso aveva firmato un contratto da free-agent con i Rangers, è stato tagliato a luglio da Texas, e in seguito ha giocato per i Braves, chiudendo l’annata con 15 fuoricampo.
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