Evviva la Liguria batte un colpo 2 ! – replica

La replica di Giardini a Flavio Pomogranato

Gabriele Giardini ci ha inviato la replica all’ultima lettera di Flavio Pomogranato

nnG:Caro Flavio, credo che le tue dettagliate proposte meritino una risposta puntuale da parte mia (visto che siamo gli unici due in Liguria che prendiamo a cuore la situazione). Ti chiedo anche di poter pubblicare il tutto sul mio sito e invio questa e-mail per conoscenza ad Alessandro Labanti che abbiamo coinvolto nel nostro scambio di idee.

nnnF:Carissimo Gabriele Giardini, non prenderla come un fatto personale ma sei l’unico in Liguria che almeno ha avuto il “coraggio” di esprimere qualcosa, in attesa di essere beneficiati della pioggia di miliardi da parte delle Major League e della Little League che forse risolleverà le sorti del baseball nostrano, dico forse perché non sono proprio sicuro che certi personaggi anche se improvvisamente e miracolosamente dotati di ricco portafoglio riescano ad esprimere una qualche idea, credo che sarebbe il caso di cominciare a tirar fuori qualche proposta concreta da attuare nell’immediato, tanto per portarci avanti con il lavoro.
n Si parla sempre di scarsa promozione del nostro sport presso i giovani, cominciamo a farla presso i nostri tesserati, bambini e giovani soprattutto, non esiste miglior spot pubblicitario di un ragazzo entusiasta dello sport che pratica e che ne parla 24 ore su 24 a tutti i suoi amici o compagni di scuola.
Vogliamo i bambini entusiasti?
Facciamoli divertire, costa poco.
nnG: Fin qua siamo perfettamente d’accordo

nnnnF: Perché la federazione, vista la situazione ligure, non organizza una seria attività a livello di rappresentative regionali per ogni categoria giovanile ed aggiungo a livello universitario?
Tre, quattro raduni annuali e un paio di tornei, i genitori ben contenti di pagare, se necessario, per far divertire i figli, costi per la federazione zero o quasi salvo un pò di impegno e tempo da parte dei dirigenti.
Dov’è la difficoltà?
nnG:Nella testa dei dirigenti federali e delle società.
A questo proposito ti faccio la storia delle rappresentative liguri dal 1997 al 2000 periodo per il quale me ne sono occupato personalmente.
1997: il compito di formare le rappresentative è stato affidato ad un manager e due tecnici scelti per ogni rappresentativa con relativo budget: nessuno ha svolto il proprio compito e nessuna rappresentativa è mai stata formata.
1998: il C.R. decide di realizzare autonomamente un torneo delle rappresentative e di accentrare la scelta delle squadre. Il Piemonte e la Lombardia accettano di partecipare, ma all’ultimo momento si ritirano e non se ne fa niente.
1999: proviamo a fare la selezione universitaria, ma a due giorni dal torneo di Parma, i giocatori del Genova baseball si ritirano.
2000: l’iniziativa di fare le rappresentative viene dalle società che decidono cosa fare e quando farlo, salvo poi litigarsi (Cairo e Sanremo) e annullare il tutto il giorno prima di farlo (e, come ben sai, senza dirlo neanche a me). Forse io avrò sbagliato qualcosa, sicuramente il C.R. funziona malissimo, ma sulla testa delle persone non possiamo intervenire.

nnnnF:Un altro sistema potrebbero essere i mini training camp che durano solo un weekend, se si utilizzano gli allenatori federali, per la federazione le spese sono nulle o quasi, solo un pò di tempo per organizzare.
nnG:Dal 1997 al 2000 sono sempre stati fatti mini camp per allenatori e per giocatori con la partecipazione di Primo Allegri e di Giulio Montanini (allenatori della Nazionale). La partecipazione è sempre stata scarsa, un po’ per i ben noti problemi di comunicazione del C.R., tanto perché gli allenatori liguri non credono di averne bisogno.

nnnnF: Per esempio il Sig. Ambrosioni, manager della Nazionale Italiana nonché miglior allenatore IBAF dell’anno, mica uno qualsiasi, ha la casa a Celle Ligure, dove viene spesso in vacanza perché non “sfruttare” il fatto?
nnG: Ok. Glielo chiedi tu?

nnnF:Proviamo a prolungare l’attività, ti sembra serio tenere i bambini occupati per dieci mesi e giocare solo una quindicina di partite all’anno?
nnG: No.

nnF: senza inventarsi niente “rubiamo” qualche idea a chi l’ha già avuta, ad esempio il torneo della WinterLeague di Bologna, con squadre di 6/7 bambini, calzerebbe a pennello con la situazione ligure e si potrebbe anche andare oltre, ci si mette d’accordo con gli organizzatori bolognesi, si gioca un girone ligure, uno tosco-emiliano-veneto e poi ogni anno con sede alternata All Star Game e Winter Series.
nnG: Sono perfettamente d’accordo.

nnF: Poi se proprio vogliamo ragionare in grande e provare a coinvolgere davvero gli americani, ebbene anche in questo caso non ci crederai ma esistono delle possibilità concrete, la Major League organizza ogni anno in giro per il mondo degli speciali programmi per avvicinare i bambini al baseball, in particolare due di questi programmi che si chiamano PITCH, HIT AND RUN e PLAY BALL!
Che hanno come target ragazzi di età 8-12 anni sarebbero veramente indicati per una situazione come la nostra che ha bisogno di essere ricostruita dalla base, perché non provare a contattare il responsabile europeo della Major League International e provare ad inserire tutta la nostra regione da Imperia a La Spezia in uno di questi programmi?
nnG:Sarebbe una cosa ottima e sono disponibile.

nnnnF: In Inghilterra e Germania già lo fanno perché noi no?
nnG: Senza entare in considerazioni sociologiche, da noi esiste il principio del “maniman”.

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