“Italia-Olanda? Sfide ad alta tensione, ma sempre grande rispetto”

Intervista esclusiva al 42enne Michael Duursma, nuovo allenatore degli Amsterdam Pirates campioni in carica della Hoofdklasse che inizia giovedì: “Quanti ricordi, con Vaglio, Infante, Desimoni e Mazzieri sono ancora in contatto”

Rob Jelsma
Michael Duursma, manager degli Amsterdam Pirates
© Rob Jelsma

21 stagioni da giocatore nella Hoofdklasse indossando la maglia dell’HCAW, del Neptunus, dei Pioniers ed infine dei Pirates. 178 partite disputate con la Nazionale olandese in tre edizioni del World Baseball Classic (2006, 2009 e 2013) e una partecipazione alle Olimpiadi di Pechino nel 2008. Michael Duursma, 42 anni lo scorso febbraio, è giovedì farà il suo debutto come manager degli Amsterdam Pirates, campioni d’Olanda. Questa è l’intervista esclusiva che ha concesso a Baseball.it

Lei è conosciuto soprattutto come giocatore della Nazionale. Ci saranno tanti ricordi della sfide tra Olanda e Italia, ma quali sono rimaste speciali? E quali sono stati i giocatori italiani più forti affrontati? Probabilmente con alcuni sarà ancora in contatto…

Il ricordo più bello penso che sia stata la finale del Campionato Europeo 2005 dove abbiamo vinto 15-0. Alla fine non è stata una partita chiusa, ma questo era il mio primo Europeo. E poi la finale contro l’Italia per diventare Campione d’Europa. Ricordo però che perdemmo la finale nel 2010 e nel 2012. Il mio ultimo Europeo è stato nel 2014: c’era la possibilità che fosse il mio ultimo Campionato Europeo ed ero molto felice di finire da vincitore. Gare sempre cariche di tensione, di lotta e passione, ma alla fine grande rispetto reciproco. Alessandro Vaglio, Juan Carlos Infante e Stefano Desimoni sono probabilmente i giocatori con cui ho mantenuto più contatti. Grazie al Team Europe nel 2015 ho anche conosciuto questi ragazzi come compagni di squadra in Giappone. Di tanto in tanto ho anche contatti con Marco Mazzieri.

 Dopo 178 partite con la Nazionale, ha iniziato la sua carriera di allenatore. Con quali squadre è stato finora assistente e manager?

Dopo la mia carriera come giocatore, sono diventato allenatore di una delle quattro accademie di baseball ufficiali in Olanda. Sono responsabile dell’Accademia di Baseball Kennemerland (regione Haarlem/Hoofddorp, ndr) dove lavoro a tempo pieno con 28 talenti del baseball tra i 12 e i 17 anni. Alleniamo questi giocatori per le selezioni nazionali giovanili U12, U15 e U18. Oltre a questo, negli ultimi due anni sono stato capo allenatore della nostra Nazionale U15 e nel 2019 sono stato allenatore di terza base della nostra Nazionale U18.

Debutterà questa settimana come manager della L&D Amsterdam Pirates, campioni d’Olanda in carica. Come avete tenuto occupati i giocatori e gli allenatori durante questo periodo di stop?

Ci sono stati contatti regolari durante l’isolamento. In primo luogo, perché si voleva che tutti fossero sani e al sicuro, naturalmente con le loro famiglie. In secondo luogo, perché volevamo che tutti loro restassero in forma il più possibile. Ognuno aveva diverse possibilità. Alcuni giocatori avevano la disponibilità di una palestra e altri giocatori dovevano essere più creativi. Abbiamo incoraggiato i giocatori a mantenersi in forma. Come nel resto d’Europa, c’erano molte limitazioni, e non potevamo nemmeno allenarci in piccoli gruppi, o utilizzare le strutture dei Pirates. Alla fine si è trattato di autodisciplina, di stare in movimento e di fare aggiustamenti.

Nel roster di Amsterdam ci sono diversi ex-professionisti, che giocheranno nella Hoofdklasse a causa della stagione saltata negli USA. Abbiamo già visto Kalian Sams, ma anche Shairon Martis e Sharlon Schoop raggiungeranno presto i Pirates?

Shairon Martis è arrivato domenica e si allena con noi per la prima volta questa settimana. Sharlon Schoop è ancora a Curacao ma lo aspettiamo per la prima settimana di agosto. Shairon e Sharlon sono fondamentali per la nostra squadra. Sono bravi giocatori, portano molta esperienza e hanno un’ottima personalità. Non vedo l’ora di vedere questi ragazzi in azione.

I vostri giovani professionisti, come i lanciatori Tom de Blok e Donny Breek, sono conosciuti in Italia come lanciatori vincenti nelle finali di Coppa Europa 2016 e nelle finali degli Europei 2019. Il tuo bullpen sembra molto forte quest’anno. Arriveranno altri Minor Leaguer ad Amsterdam o questa è la squadra selezione?

Con Tom de Blok e Donny Breek posso considerare la nostra squadra ormai al completo. Sono molto soddisfatto del roster e al momento non vedo spazio per altri giocatori. Se avremo bisogno di giocatori durante la stagione, faremo appello ai giovani talentuosi della nostra seconda squadra locale.

Quest’anno, per la prima volta, le vostre partite saranno in diretta streaming quando la Serie A1 italiana non gioca. Molti appassionati in Italia potranno assistere, soprattutto alla “Dam Series” tra Amsterdam e Rotterdam. Sente la mancanza delle partite di Coppa Europa contro i club italiani?

Tutti hanno capito perfettamente che non era responsabile giocare la Coppa Europa quest’anno. Ma che ci mancano quegli incontri, è ovvio. La Coppa Europa, e soprattutto i match contro i club italiani, è naturalmente uno dei momenti salienti della stagione. Allenatori, giocatori e tifosi non vedono l’ora di partecipare a questo tipo di tornei, peccato che dovremo perderceli nel 2020.

 

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E' corrispondente dall'Olanda per Baseball.it e per Mister-Baseball.com. ma segue le vicende del baseball e softball italiano anche per i siti olandesi Honkbalsite.com e Softbalsite.com. In passato, Pim Van Nes ha collaborato con la testata "Tuttobaseball" e con le riviste olandesi "Inside" e "Honkbal en Softbal Nieuws". Nel biennio 1984-1985 ha contribuito all'Enciclopedia del Baseball di Giorgio Gandolfi e Enzo Di Gesù realizzando uno speciale di 5 pagine sulla storia del baseball in Olanda. Tra il 1982 e il 2005, ha svolto la sua attività professionale presso le Ambasciate olandesi di Parigi, Kuwait City, Cairo, Algeri, Rabat, Ankara e Dubai.