Un pugno in faccia a fine partita, l’arbitro Fabrizi in ospedale

L’ufficiale di gara colpito dal capitano del Castenaso, Riccardo Bassi, mentre andava a riconsegnare le palline. Le sue condizioni, per fortuna, non sono gravi. Un gesto assolutamente inutile.

Arrivo a casa base (Foto Bassani)

Sì, è finita nel modo peggiore. Un pugno al volto dell’arbitro capo Fabrizio Fabrizi, a partita finita con il “sorpasso” della Fortitudo Bologna sui padroni di casa del Castenaso, grazie a un big inning da 4 punti. Sconfitta che brucia, dato che fino alla ripresa precedente si era avanti di un punto, ma che è ininfluente per il campionato. Sconfitta per la quale si può recriminare su alcune chiamate – stando a quanto riferiscono da Castenaso –  ma che non giustifica certo il gesto compiuto da Riccardo Bassi, lanciatore e fra l’altro capitano della squadra.

Sulla ricostruzione – dopo verifiche incrociate – non sembrano esserci dubbi: la partita era finita, Fabrizi – che era in campo con Spera e Taurelli – stava andando a riconsegnare le palline alla squadra di casa quando è stato colpito da un pugno al volto. Un gesto repentino, praticamente a “freddo”, senza che ci fossero state contestazioni nell’ultima ripresa anche se il nervosismo per come si era messa la partita e per come, invece, era finita sembra fosse palpabile.

Nulla che possa giustificare il gesto che ha mandato l’arbitro in ospedale, al “Sant’Orsola Malpighi” di Bologna, per gli accertamenti del caso. Le sue condizioni, per fortuna, non sono gravi ma in caso di sospetto trauma cranico c’è un protocollo da rispettare. L’ufficiale di gara è uscito dallo stadio con il ghiaccio sul volto, si vedrà cosa scriverà sul referto e quali decisioni adotterà il giudice sportivo. Certo è che quel pugno è più inutile del risultato della partita ai fini della classifica.