San Marino nel segno dei fuoricampo

I titani ne battono ben sei, la metà sono di Celli. Doppia vittoria contro Redipuglia deficitaria sul monte e in difesa

Lauro Bassani - PhotoBass
Alex Romero ha battuto un grande slam in garadue e 8 rbi complessivi
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Doppietta doveva essere e doppietta è stata per San Marino che archivia in fretta lo scivolone con Godo e sbanca due volte il diamante di Ronchi. Un doppio successo che riporta al secondo posto la truppa di Mario Chiarini capace di vincere sei delle ultime sette partite e che attende solo di recuperare la gara di venerdì prossimo a Serravalle contro Castenaso per terminare il proprio girone d’andata.

Guardando i punteggi delle due partite contro Redipuglia (12-2 all’8° e 12-5) balza all’occhio un’evidente superiorità dei titani e diciamo che tale è stata nella prima partita e nella seconda parte di garadue. San Marino ha “invertito”, non solo cronologicamente, le prestazioni dei suoi due partenti: un Maestri non perfetto nelle ultime settimane, ha invece sfoderato un’ottima prova in Friuli, con una sola valida subita in sei inning e una notevole padronanza sul monte. Quevedo, finora valore aggiunto di San Marino, ha tirato tantissimo (94 lanci in 5 riprese), subendo anche più del solito (8 valide e 4 punti).

A proposito di lanciatori, ecco il problema di Redipuglia (oltre ai 9 errori difensivi), incapace col proprio monte di reggere il confronto con certi line-up. In garauno Escalona nelle prime quattro riprese è stato toccato solo da Celli (doppio homer), appena è sceso di livello, le mazze di San Marino hanno puntualmente colpito e il rilievo negativo di Polo ha consentito ai titani di alzare le medie battuta. In serata, Pirvu tra valide, basi e colpiti ha messo in base dieci uomini, mentre Bazzarini ha peccato di controllo con 4 basi in 1.1 prima del grande slam di un Romero da 4/8 e 8 rbi, E dire che i Rangers avevano anche spaventato San Marino conducendo 3-0 al 2° e 4-3 al 3° producendo nei primi tre inning 7 delle 9 valide complessive.

Ma la squadra di Chiarini ha dilagato nel box con 6 doppi, un triplo e 6 fuoricampo, dove spicca la prestazione di Federico Celli autore di tre homer nella stessa partita, il primo italiano a riuscire nell’impresa dall’avvento delle mazze di legno.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.