Trionfo Giants alle World Series, super MadBum

Bruce Bochy guida per la terza volta alla vittoria la squadra di San Francisco in 5 anni. Bumgarmer, eletto MVP, dopo 2 successi ottiene una salvezza contro i KC Royals nella settima, decisiva gara (3-2 per i californiani)

2010. 2012. 2014. I San Francisco Giants sono di nuovo campioni, dopo le bellissime World Series contro i Kansas City Royals terminate stanotte. Ci sono volute sette intense partite per stabilire chi potesse fregiarsi del titolo di campione 2014, ed anche l'ultima sfida (finita 3-2 al Kauffman Stadium) è stata molto tirata e sofferta.
Entrambe le squadre sono arrivate alla finalissima dopo essere partiti dalle "wild card", finendo il campionato col fiato corto. Sia i Giants che i Royals sembravano davvero destinati ad una breve comparsata nella post-season. Ma d'improvviso le due squadre si sono compattate, mentre gli Orioles ed i Nationals, dominatori della stagione, sono caduti miseramente. Mentre Dodgers e soprattutto gli Angels si sono squagliati come neve al sole.
E poi, come in ogni World Series che si rispetti, sono saliti in cattedra i personaggi: Lorenzo Cain (uno spettacolo il terzetto di esterni di Kansas City), Escobar, Hunter Pence, Sandoval. Le due superstar, Yordano Ventura e Madison Bumgarmer (premiato come MVP delle World Series con numeri impressionanti, 1 punto in 16 riprese, 0.43 di media PGL, 31 K, 14 valide). "MadBum", unico giocatore, dopo un certo Sandy Koufax nel 1965, a lanciare uno shutout di almeno 4 inning dopo solo 2 giorni di riposo in una partita di World Series. Due vittorie, una salvezza in 7 partite per il 25enne mancino che ha impressionato tutti.
Ma cosa hanno di speciale questi Giants? Sono una squadra di "amici", capace di trovare giocatori che diventano personaggi e riescono a catalizzare l'entusiasmo dei tifosi, che danno una spinta in avanti alla squadra nei momenti decisivi e superano le difficoltà degli infortuni seri durante la stagione.
Hunter Pence, (stilisticamente) il "brutto anatroccolo texano", leader della squadra che incita la folla allo stadio durante l'ultima partita di regular season, chiedendo "Volete continuare a vederci giocare fino ad Ottobre?" ed ottenendo il celebre "yes, yes, yes" che ha fatto da slogan per tutti i playoff, ha dimostrato una continuità di rendimento impressionante in attacco ed in difesa.
Pablo Sandoval, "Kung Fu Panda", che è stato candidato per il Gold Glove e prende la volata foul dell'ultimo out di gara-7. Crawford, Belt, Posey e Morse, potenza in battuta e sempre nei momenti decisivi. Joe Panik, nome da fumetto e prese da seconda base altamente spettacolare, che viene dal vivaio e regala ai tifosi di San Francisco un doppio gioco incredibile nell'ultima partita (e non solo in quella), diventando quello che fu Marco Scutaro (altro infortunato) nel 2012.
E il manager Bruce Bochy, che entra nella storia e nella leggenda guidando per la terza volta in 5 anni la squadra alla vittoria finale. 2010. 2012. 2014. Yes. Yes. Yes.
P.S. Per tutti I tifosi Giants: nel 2015 non abbiate aspettative, ci risentiamo a ottobre 2016.

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