Mazzotti: "In bocca al lupo Pirati…"

L'ex-manager Telemarket: "Negli ultimi tempi non c'era più unione di vedute su certi comportamenti e sotto certi punti di vista. Sempre rispettato dal presidente Zangheri, mai avuto screzi, voglio ringraziarlo ancora una volta"

Mauro Mazzotti non è più il manager della Telemarket. L'annuncio delle dimissioni dello skipper cesenate dalla guida tecnica dei Pirati sembra il classico fulmine a ciel sereno anche se in realtà già da qualche settimana c'era il sentore che qualcosa non funzionasse più a dovere nel dug-out nero-arancione. Mazzotti ringrazia il presidente Zangheri per avergli dato nelle ultime due stagioni l'opportunità di guidare una squadra di alto livello e decide di anticipare i tempi della sua uscita dal Baseball Rimini visto che consensualmente le due parti avevano convenuto di non rinnovare il contratto. Divergenze insanabili nella conduzione tecnica della squadra (e non con il massimo dirigente della Telemarket), sono soprattutto queste le motivazioni che hanno spinto Mazzotti a prendere una decisione difficile e dolorosa ma al tempo stesso inevitabile: "Negli ultimi tempi non c'era più unione di vedute su certi comportamenti e sotto certi punti di vista – precisa l'ex manager dei Pirati – per cui ho preferito farmi da parte pensando anche di fare un favore alla società, in modo da permetterle di cominciare già a lavorare per il futuro. Mi dispiace che questa avventura a Rimini sia finita in questo modo e così presto, soprattutto perché sono stato sempre rispettato dal numero uno del baseball riminese, ovvero il presidente Rino Zangheri con il quale non ho mai avuto screzi e che voglio ringraziare ancora una volta".
Con il suo ritorno in riva al Marecchia, nella primavera del 2009, il batti e corri riminese tornava a pensare in grande soprattutto a livello di programmazione. Lo scudetto non è arrivato, ma almeno i Pirati erano tornati a lottare per conquistarlo: "Se si pensa che una società tra le più blasonate in Italia come Rimini, dal 2004 al 2010 è arrivata solo tre volte ai play-off e due di queste si sono verificate nelle ultime due stagioni, il bilancio non può che essere soddisfacente. Certo, si punta sempre ad arrivare primi ma non è detto che chi arriva subito dietro debba essere considerato ultimo. Ormai nel nostro baseball tra vincere e non vincere esiste un filo molto sottile e la conferma la si è avuta proprio in questi play-off dove la maggior parte delle partite sono terminate con lo scarto di un punto. L'anno scorso avevamo più chance di farcela e siamo stati sfortunati a non centrare almeno la finale, quest'anno obiettivamente gli altri avevano qualcosa in più, un gap che avrei voluto colmare ma non è stato possibile farlo".
Con Mazzotti la Telemarket perde, oltre a un ottimo professionista, anche la possibilità di quella programmazione che avrebbe potuto portare negli anni a issarsi stabilmente in vetta all'IBL1. Al momento invece non è dato sapere quale sarà il futuro della società nero-arancione, che resta impegnata sul fronte della coppa Italia in attesa dell'importante appuntamento di fine settembre a Barcellona per la Final Four di European Cup: "Faccio un in bocca al lupo ai ragazzi perché riescano ad alzare il trofeo continentale. Se mi dispiace non essere alla loro guida in questa importante occasione? Certo, ma a volte determinati stati d'animo sono superiori a qualunque cosa. Il mio futuro? Per il momento penso al presente che è quello di allenatore della nazionale spagnola e coordinatore europeo degli scout degli Houston Astros, poi per la prossima stagione vedremo quali saranno le opportunità da valutare, ma di certo non alcuna intenzione di rimanere a casa".

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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