I giovani spingono il Cariparma

Stefano Desimoni ha appena compiuto 22 anni ed è già alla sesta stagione nella massima serie "Quattro titolari hanno meno di 25/26 anni; stiamo crescendo e cresceremo ancora"

La lotta per i primi quattro posti è quanto mai avvincente, merito anche, o soprattutto, del campionato a otto squadre. La prima di ritorno ha visto le squadre in trasferta vincere tutte la serie per due partite ad una ed i risultati più pesanti li hanno ottenuti Parma e Grosseto. I ducali sono idealmente uniti dalla Via Emilia con Bologna e Rimini all'inseguimento del San Marino. Stefano Desimoni ("tutto attaccato") uno dei tanti parmigiani in squadra, nonostante la giovane età, ha compiuto 22 anni da poco più di un mese, è uno dei "senatori" della squadra indossando quella casacca per la sesta stagione. Orlando Munoz in pre season diceva dei giovani che le "potenzialità le hanno; devono ascoltare e seguire e cresceranno ancora": sembra che le cose stiano funzionando «Sì, soprattutto nell'ultimo weekend in cui Matteo (Ugolotti, ndr) ha dimostrato di poter stare in questa squadra e c'è stata la prima valida di Giannetti. Quattro titolari hanno meno di 25/26 anni, credo che stiamo crescendo e cresceremo ancora; sono sicuro che in futuro, anche breve spero, ci toglieremo delle belle soddisfazioni. Quest'anno abbiamo avuto anche la fortuna che Munoz è arrivato prima; c'è un anno in più di conoscenza e tutto questo ci ha fatto bene».

Ma il segnale più evidente che sta dando questa squadra è quello di un grande spirito di rivincita, di combattività rispetto all'anno scorso: è successo a San Marino così come altre volte «Anche nell'arco della stessa partita. Noi non abbiamo mai mollato».

Rispetto all'anno scorso, a parte alcuni stranieri ed una rivisitata allo staff tecnico i cambiamenti sembrano essere più a livello mentale, di approccio e non solo per merito di una gara 1 non ad handicap «Partire il venerdì sera con un lanciatore come Martinez ti dà sicuramente una marcia in più – ammette l'esterno – ma c'è da dire che siamo più tranquilli in generale. Forse è cambiata anche la mentalità: prima magari mollavamo perché vedevamo che nel box si girava male, ora invece fin che non c'è l'ultimo out del nono inning stiamo lì. Merito anche dello staff e dei veterani e forse che siamo arrivati ad una giusta maturazione».

La sfida a distanza con Grosseto e, forse, Nettuno che inseguono è sempre serrata; i ducali si aspettavano "un favore" dal Rimini ed invece anche Grosseto ha fatto la voce grossa. Parma ha messo in mostra tutte le sue potenzialità e la vittoria in casa della capolista non può che aumentare ambizioni e consapevolezza; alle viste c'è un trittico con i Catania Warriors dei quali, però, occorre dimenticare quella storica tripletta per manifesta «Ogni weekend ha una storia a sé stante; i siciliani non sono più quelli di allora, hanno messo in difficoltà ancora Nettuno. L'obiettivo è sempre quello di vincerle tutte, poi parlerà il campo».

In questa stagione stiamo notando una messe di espulsioni in Ibl, espulsioni che hanno riguardato anche Parma e nell'ultimo weekend anche, un po' a sorpresa, lo stesso Desimoni: se si tratta di tolleranza zero o cos'altro «Preferisco sorvolare» risponde l'esterno con un sorriso.

I giovani di cui si parlava prima stanno dando un contributo importante per dare continuità al line up privo di una mazza pesante come quella di Zileri. Desimoni sta battendo a .272 di media, è arrivato anche a sfiorare i .290, e ciò che lo ha contraddistinto in questi anni, oltre all'ottima esecuzione dei bunt, è stata l'altalena; ad un buon anno nel box ne faceva seguito uno sotto tono: quest'anno sembra esserci la continuità e dunque la definitiva "maturazione" «Anno dopo anno voglio migliorare. L'obiettivo è riuscire a fare meglio nel box di quanto non abbia fatto nelle stagioni migliori; sono qui da sei anni e ormai credo di riuscire a farcela. Più che la media battuta a me interessa la percentuale di arrivi in base (ad oggi .423, la migliore di squadra e ottava del campionato, ndr) soprattutto ora che sono stato promosso lead off. E poi non sono uno di potenza, per cui … Se quella media aumenta vuol dire che aumenta anche la media battuta».

I parmigiani sono chiamati a contribuire per riportare in alto il nome di Parma nel baseball: loro ci si stanno mettendo d'impegno.

Informazioni su Paolo Mulazzi 42 Articoli
Nato a Parma nel 1963, giornalista pubblicista, cominciò a seguire il baseball nel 1974, penultimo anno targato Bernazzoli, e si “abituò subito male” con le vittorie della grande Germal. Provò anche a giocare, per un paio d’anni, nell’allora Parma Pan, ma scelse, forse a ragione, di dedicarsi alla scuola. Così dovette accontentarsi, in età più adulta, di anni e anni di slow pitch. Agli inizi degli anni '80 inizia il suo percorso giornalistico in ambito radiofonico con Radio Emilia prima ed Onda Emilia poi. Un percorso durato sino alla fine degli anni '90 fatto di conduzioni in studio, per un anno anche televisive con la collegata Europarma Tv (l’attuale Teleducato), servizi e radiocronache di baseball e rugby, sport, quest’ultimo, che è sempre andato di pari passo col primo. Nel 2004 inizia la sua avventura col cartaceo collaborando per il settimanale gratuito "Lungoparma" occupandosi, oltre che di sport, anche di inchieste d’attualità. Nell’aprile 2005 nasce a Parma il quotidiano "L’Informazione" con cui comincia a collaborare sin dal primo numero scrivendo sempre dei suoi due sport preferiti. Nel marzo 2008 passa a "Polis Quotidiano". Inoltre, nel novembre del 2007 è co-ideatore del quotidiano sportivo on line www.sportparma.com ma i suoi impegni non finiscono qui: ha collaborato saltuariamente col settimanale locale "Zerosette", occupandosi di inchieste, e scrive regolarmente su "Lameta", settimanale di rugby a diffusione nazionale. Nel mezzo di tutto ciò c’è stato anche spazio, dal 2000 al 2005, per allenare il settore pre-baseball dell’Oltretorrente, esperienza che gli ha dato molto dal punto di vista umano. Ama la natura e gli animali (salutiamo il gatto Gigi) e sogna sempre di rivedere gli stadi pieni come un tempo, almeno a Parma.

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