Brewers, dalle stelle alle stalle

Milwaukee protagonista di un 20-0 nella gara in trasferta a Pittsburgh, autentica gemma di uno storico sweep esterno, e poi subisce il cappotto casalingo dai Cubs. Per gli Yankees primo triplo gioco dal 1968

Corre l'obbligo come notizia d’apertura parlare del 20-0 con cui i Brewers si sono disfatti dei Pirates nella terza gara della fortunata serie giocata a Pittsburgh. Milwaukee infila, nelle tre partite vinte in trasferta, una raffica di record niente male. A partire dal 36-1 complessivo della serie, il più grande distacco in un trittico dopo quello del 1993 che vide protagonisti  i Tigers contro i Twins (45-10). Tornando a gara-3, che la disfatta per i Pirates fosse nell’aria si era capito già dallo 0-8 di gara-1 e dall’ 1-8 di gara-2, ma nulla faceva presagire che di lì a poco si sarebbe consumata la più pesante sconfitta interna in 124 anni  di storia della franchigia. Fino ad allora per ben 2 volte (1910 e 1955), i Pirates avevano subito 18 punti. In assoluto nella storia delle Major si tratta del primo 20-0 in assoluto, per Milwaukee è invece il più ampio shutout mai realizzato nei 42 anni di storia del club.
Con una dote del genere i Brewers erano attesi al Miller Park per affrontare i Cubs che invece continuano a soffrire troppo lo scarso stato di forma dei rilievi e che venivano da un cocente 1-3 nella serie da 4 a New York contro i non irresistibili Mets. Invece ecco la prestazione che non ti aspetti. Chicago tira fuori gli attributi e con una serie di mosse a sorpresa di Piniella, tra cui spicca lo spostamento del partente Carlos Zambrano al ruolo di rilievo con il rientro dello starting pitcher Ted Lilly dal lungo infortunio, riporta Milwaukee sul pianeta terra rifilandogli un pesante cappotto interno (1-8; 1-5; 2-12) che riequilibra le sorti nella Central Division della NATIONAL LEAGUE, complice anche al doppia sconfitta di St. Louis, ancora avanti di 2.5 rispetto ai Cubs.
A proposito dei San Francisco Giants, la vittoria nella serie contro St. Louis rinfranca un pò il loro spirito: dopo una partenza "bomba" (7-2 le prime 9 gare), la squadra californiana aveva subito un brutto stop nelle successive 6 partite giocate tra Los Angeles e San Diego nelle quali aveva vinto solo una volta (0-9 in gara-2 contro i Dodgers). Nella West Division sono i Padres a tirare il gruppo con il resto del girone compresso in 3 lunghezze di distanza.
Danno importanti segnali di ripresa i New York Mets che dopo aver vinto solo 4 gare delle 12 iniziali, invertono la tendenza e dopo aver superato 3-1 nella sfida interna i Cubs rifilano lo sweep ai rivali dei Braves nella East Division e si riportano ad 1.5 da Philadelphia che invece segna il passo in Arizona con la socnfitta per 2-1 nella serie contro i D-backs.
Se una metà della Grande Mela torna a sorridere, l’altra non smette di sognare.  Nella serie vinta 1-2 ad Oakland contro gli A’s, gli Yankees continuano a dimostrare un eccellente stato di forma fisico e mentale mettendo a segno il primo triplo gioco dal 1968.  Al sesto inning della partita poi persa 4-2 (la terza della serie), con i corridori in prima e seconda base e nessun eliminato, Kurt Suzuki batte una rimbalzante sulla terza che viene raccolta da Alex Rodriguez. A-Rod con un gesto atletico che rasenta la perfezione spedisce la palla esattamente sul cuscino di seconda base dove Robinson Cano raccoglie e gira al prima base Nick Johnson prima che lo stesso Suzuki arrivi sul cuscino. Così dopo 6.632 partite gli Yankees tornano a godere di un triplo gioco. I protagonisti di allora, contro i Minnesota Twins, si chiamavano Micky Mantle (prima base), Dooley Womack (lanciatore) e Bobby Cox (terza base), attuale manager degli Atlanta Braves.
Il bel momento di forma di New York non è comunque sufficiente per assumere il controllo della East Division della AMERICAN LEAGUE, attualmente in mano ai Rays. Tampa, approfittando anche della sconfitta dei Bronx Bombers in quel di Los Angeles (2-1 il finale della serie), si porta a 1.5 da Jeter e compagni. Il roster affidato a Joe Maddon detiene attualmente il miglior record di tutta la Major grazie a 14 vittorie e 5 sconfitte. Il ruolino di marcia diventa ancor più impressionante se si considera che dopo aver vinto 2-1 la serie contro Baltimore e perso con identico risultato quella contro gli Yankees (entrambe giocate in casa), i Rays hanno rifilato due sweep esterni consecutivi contro Orioles e Red Sox (quest’ultima da 4 partite), prima di vincere 2-1 la sfida di Chicago contro i White Sox e quella interna contro i Blue Jays.
Altro inizio al fulmicotone della AL è quello dei Twins che nella Central Division hanno già dato 3 lunghezze ai Tigers, che per ora sembrano gli unici in grado di contrastare gli uomini di Ron Gardenhire. Minnesota non ha ancora mai perso una serie ed ora è chiamata al primo scontro diretto contro Detroit nella prima avvincente serie da 3 che si terrà nella "Città dei Motori" a partire da martedì 27 aprile. I Twins hanno messo in fila per ora Angels, White Sox e Royals in trasfera e Red Sox, ancora Royals ed Indians nel nuovissimo impianto del Target Field.
Nella West Division la buona partenza di Oakland premia gli Athletics, che per il momento guidano il girone con 12 vittorie e 8 sconfitte, ma la pessima partenza degli Angels sembra essere stata assorbita e metabolizzata dai ragazzi di Scioscia che vincendo 7 delle ultime 10 gare (tra cui un bel 2-1 interno contro gli Yankees), si sono riportati a sole 2 lunghezze dalla vetta. A deludere in queste prime settimane di regular season sono stati senz’altro i Rangers che hanno sofferto troppo gli attacchi avversari. La media PGL di 3.73 (11esima di tutta la AL), ed il numero di punti subiti, 77 (18esima) sono una chiave di lettura che Ron Washington non deve sottovalutare, anche se le 3 lunghezze che separano Texas dalla vetta sono tutt’altro che incolmabili.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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